Cassonetti in fiamme: emergenza rifiuti a Palermo Rap: "Trasferimenti per capi Area e capi servizi"
PALERMO. L'accordo siglato per mettere fine allo stato di agitazione degli operai della Rap, l'azienda che si occupa della raccolta della spazzatura a Palermo, non ha ancora risolto l'emergenza rifiuti. In diversi quartieri della città si sono accumulati quintali di spazzatura non raccolta. Così anche la scorsa notte i vigili del fuoco hanno spento una decina di roghi causati dai residenti che hanno dato fuoco ai cassonetti. Gli incendi in via Antonio Furitano all'angolo con via Filippo Parlatore, in via del Mandarino nella zona di Sferracavallo e dall'altro capo della città allo Sperone. Qui gli interventi sono stati un paio nella strada che porta in via Messina Marine. Un ultimo incendio in via XXVII Maggio non distante dall'asilo abbandonato che era andato a fuoco la notte del 31 dicembre.
"Situazione intollerabille" è il commento congiunto del sindaco di Palermo Leoluca Orlando e del presidente della Rap Sergio Marino. “Alla luce dei risultati di questi ultimi giorni con particolare riferimento al al servizio di raccolta reso dalla Rap, nonostante gli inviti, le raccomandazioni e le disposizioni di servizio a firma del Presidente rivolte al personale e ai dirigenti, affinché si potessero ottenere risultati soddisfacenti in un momento in cui la città è già particolarmente gravata da un arretrato significativo, i risultati ottenuti sono deludenti ed è sotto gli occhi dell’intera città”. Lo ha dichiarato il presidente della Rap Sergio Marino. “Non si è stati nelle condizioni - continua Marino - di garantire un servizio efficiente così come disposto ed è mancata anche una attenzione di tutti nei confronti della comunità, per le quali viene svolto questo servizio di primaria importanza. Ne deduco e ne sono fermamente convinto che occorre rilanciare l’azione della nostra azienda principalmente adottando una serie di provvedimenti che stimolino i dirigenti, i capi area, i capi servizio e il personale, ad impegnarsi anche in nuove mansioni. Un segno di rinnovamento non può non passare attraverso le adozioni di provvedimenti “forti” che diano a tutti il segno della effettiva volontà di cambiare una azienda da troppo tempo prigioniera di logiche che non possono mai appartenere a chi deve garantire servizi primari guardando in primo luogo a coloro che ci forniscono le risorse economiche per il servizio e solo dopo alle esigenze personali che possano passare in secondo piano”.
“Le disfunzioni sul servizio che si sono registrate, giustamente oggetto di protesta da parte dei cittadini palermitani – ha detto il Sindaco Orlando – non possono più essere tollerate. Per questo esprimo il mio apprezzamento e condivisione per ogni consequenziale scelta chiara e forte e per una gestione concretamente discontinua rispetto al disastro funzionale e gestionale delle Aziende Amia fallite. Dopo aver censurato i guasti del passato l'attuale amministrazione comunale invita e diffida formalmente il presidente Marino e il nuovo cda della Rap di adottare con la massima fermezza ogni provvedimento anche disciplinare per quanti ieri complici dei guasti Amia pretendono oggi di continuare in comportamenti viziosi con la nuova Rap e ciò a cominciare dai dirigenti e responsabili di area sino ai singoli operatori".