Palermo, entro oggi il saldo della Tares

PALERMO. Scade oggi il termine per versare il saldo della Tares, oppure la prima tranche del saldo (e la seconda a fine gennaio). Una stangata per i cittadini, costretti a pagare nonostante i rifiuti che si accumulano per le strade.  I sacchetti di giorno si ammassano attorno ai cassonetti e poi, in certi casi, bruciano la notte. I lavoratori Rap sono in stato di agitazione, la raccolta va a rilento mentre i  roghi sono sempre più numerosi. 

Intanto, come si legge sul Giornale di Sicilia in edicola, il sindaco Leoluca Orlando, sta lavorando a un appello che vorrebbe rivolgere alla città e ai lavoratori della Rap, con cui è in corso un braccio di ferro. L’obiettivo è trovare in bilancio qualche soldo in più da dare a Rap e contemporaneamente fare in modo che i lavoratori accettino i contratti di solidarietà.
Ma non è tutto. Rinviato dal 16 al 24 gennaio (se passa un emendamento del governo alla legge di stabilità), il pagamento della mini Imu sulla prima casa per 198 mila contribuenti (si tratta del 40 per cento della differenza tra l’aliquota base al 4 per mille e l’aumento varato dalla giunta nel 2012 dello 0,8 per mille, portandola al 4,8). Il governo nazionale sta cercando le coperture di questa piccola quota che al momento, però, resta a carico dei proprietari delle prime abitazioni. Entro oggi, comunque, 95 mila persone dovranno pagare l’Imu sulle seconde abitazioni, i fabbricati, i terreni, i capannoni e tutte le altre tipologie immobiliari. Aliquota in questo caso massima: 10,6 per mille.


PERIFERIE SOMMERSE DAI RIFIUTI E NUOVI ROGHI. Palermo anche oggi si è risvegliata sommersa dai rifiuti. In particolare i quartieri di periferia. E nella notte si sono registrati nuovi roghi di cassonetti. Diverse le richieste di intervento giunte alla sala operativa dei vigili del fuoco. All'origine del problema la difficile trattativa tra sindacati e amministrazione comunale sulla Rap, la società che ha preso il posto di Amia. Un nuovo incontro è stato fissato per domani, mentre incombe la minaccia dello sciopero dei netturbini.