PALERMO. Cassonetti stracolmi e strade sporche a una ventina di giorni dalle festività. L'emergenza rifiuti è di nuovo vicina. Già nel giorno dell’Immacolata e nei giorni precedenti, le strade del centro erano "adornate" di rifiuti.
I dipendenti della Rap in queste settimane sono in subbuglio, a causa dell’accordo contrattuale da fare con i vertici della società. Non vogliono cedere nulla dei diritti che si portano dalla vecchia società, l'Amia. Nel corso delle trattative è stato chiesto un"sacrificio" medio di 60 euro al mese sulla busta paga. È la somma che moltiplicata per il numero dei dipendenti e per dodici mesi, riesce a recuperare quei 10 milioni che mancano ancora all’appello per coprire per intero il costo del contratto di servizio, nonostante l’introduzione della Tares che per le famiglie è stata una stangata.
I contribuenti, infatti, pagano molto di più rispetto a quando c’era la Tarsu ma senza ricevere neanche l’ombra di un servizio adeguato. Il sindaco Leoluca Orlando, comunque, sembra intenzionato ad andare in guerra. Domani pomeriggio incontra i segretari dei sindacati rappresentativi nelle società partecipate, facendo presente che le condizioni di difficoltà in cui si dibatte l’intera amministrazione non consentono tentennamenti sull’azione di risanamento.
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