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A Roma il futuro della Gesip: vertice al ministero sul piano di Orlando

PALERMO. Torna a Roma il caso Gesip. È in corso, infatti, al ministero del Lavoro il tavolo di trattative col Comune di palermo sul piano di del sindaco Orlando per salvare l'azienda. Il 31 dicemrbe scade la cassa integrazione per i 1.700 lavoratori. Il piano di salvataggio è quadriennale e prevede da subito la cig a zero ore, con un sussidio a cui dovrebbe contribuire anche la Regione, e poi un bando per incentivi all'esodo che dovrebbe essere pubblicato all'inizio del 2014.

“Crediamo non sia necessario mettere i lavoratori della Gesip in cassa integrazione a zero ore, perché riceverebbero un sussidio che li metterebbe in condizioni di indigenza. Bisogna garantire un reddito superiore e nel frattempo impiegarli nel migliore dei modi ottimizzando le risorse e incrementando i servizi”. Lo afferma Marianna Flauto, segretario generale della Uiltucs Sicilia, commentando il piano sulla Gesip del Comune in discussione in queste ore a Roma al ministero del Lavoro. “L’istituto che è stato previsto – spiega Flauto - porta ai lavoratori in tasca una sorta di sussidio che li mette in una condizione di indigenza insopportabile. Siamo consapevoli comunque delle difficoltà e crediamo nella bontà del progetto, che andrà monitorato nei prossimi mesi attraverso verifiche semestrali. Adesso ci interessa salvaguardare i lavoratori ma implementando i servizi e utilizzando i lavoratori in attività che siano utili alla cittadinanza, così come del resto è stato dimostrato in tutti questi anni di lavoro”.

Intanto questa mattina alcuni operai della Gesip sono saliti sulle gru della banchina Puntone del porto di Palermo minaccinaod di lanciarsi nel vuoto. I lavoratori chiedono un intervento immediato all'amministrazione comunale per avere garanzie sul proprio futuro. “C’è tanta disperazione - dice Mario Di Fiore, Rsa Uiltucs della Gesip  - noi non siamo precari, siamo lavoratori a tempo indeterminato assunti da oltre dieci anni che avevano già programmato il loro futuro. Sono state salvate le altre partecipate con debito ben superiori a quelli della Gesip, chiediamo che l’amministrazione faccia altrettanto con noi che abbiamo sempre svolto lavori utili alla città”.

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