PALERMO. C’è chi non può sottoporsi ad una visita endocrinologica perchè le prenotazioni sono esaurite. E chi deve aspettare fino a maggio per farsi controllare dagli specialisti del Centro neurologico cefalee. È la sanità delle attese negli ospedali palermitani. A denunciarla a Ditelo a Rgs ieri alcuni pazienti furibondi per le interminabili liste che «rendono impossibile curarsi» hanno detto con rabbia. Salvatore ha protestato per «la gravissima situazione delle prenotazioni delle visite ambulatoriali negli ospedali riuniti Villa Sofia-Cervello. Il 23 novembre - ha raccontato in trasmissione - ho chiamato il Cup, il centro unico di prenotazioni, per una visita endocrinologica per mia moglie. La risposta del call center - ha detto il radioascoltatore - è che le prenotazioni sono sospese a data da destinarsi a causa dello spostamento forzoso di 4 medici dal Cervello a Villa Sofia e la conseguente mancanza di medici che si devono dividere tra degenza e ambulatorio che comunque continua funzionare per i prenotati fino a giugno 2014». Ignazio Cascino, responsabile dell’ufficio Cup di Villa Sofia-Cervello, ha risposto: «Le prestazioni di endocrinologia non è che non vengono più erogate, ma sono temporaneamente sospese le prenotazioni per la domanda eccessiva che dilata i tempi fino a giugno». Cascino ha sottolineato che «l'ambulatorio funziona regolarmente e si erogano oltre 20 visite al giorno» e ha poi evidenziato che «i pazienti devono prima di tutto rivolgersi all'Asp dove vengono visitati da uno specialista che può decidere se prescrivere una terapia specifica o se inviarli in ospedale per cure più specialistiche e complesse». Inoltre, Cascino ha ricordato che «il Cup dell’Asp può indicare la struttura sanitaria a cui rivolgersi con la minore attesa». Lucia Feraldi ha segnalato con un sms al 335.8783600 un «fatto scandaloso: una prenotazione al Policlinico presso il Centro Neurologico Cefalee mi è stata data per il 7 maggio 2014. E nell'attesa devo soffrire? Grazie per quello che potrete fare». La signora ha ribadito in trasmissione la sua preoccupazione. A rispondere è stata Rosaria Licata, responsabile dello staff comunicazione del Policlinico: «Ci scusiamo per il disagio - ha detto Rosaria Licata - Ma la signora ha prenotato attraverso il Cup dove c'è un impiegato amministrativo che non può discernere la gravità: infatti non può essere il paziente o un impiegato a stabilire se l'attesa per la visita è lunga o meno. Ma deve essere il medico di base a stabilire l'urgenza indicandola sulla prescrizione». Sulla ricetta infatti si può barrare una delle quattro caselle che indicano la priorità per una visita o un esame: U per le urgenze, B per le prenotazioni a breve termine, D per quelle differibili nel medio termine, P per quelle programmabili a lungo termine. Rosaria Licata ha poi affermato che «il centro opera tre giorni la settimana» e ha poi aggiunto: «Di mal di testa soffre una persona su due. Quindi è bene che siano i medici a fissare la priorità per le visite. Inoltre dobbiamo conoscere meglio il sistema sanitario per usarlo al meglio. Per prima cosa si va dal medico o dall’Asp che poi possono indirizzare i pazienti, per casi più gravi e complessi, alle strutture ospedaliere specializzate, indicando nella prescrizione - ha ribadito Rosaria Licata - l’urgenza, barrando l’apposita casella sulla ricetta».
Palermo, negli ospedali prenotazioni... a ostacoli
Il responsabile del Cup: «Domanda eccessiva, bisogna rivolgersi ai presidi dell’Asp». Proteste dei pazienti
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