PALERMO. Dietro l'acquisizione degli alberghi palermitani e siciliani del gruppo Acqua Marcia Turismo, le Palme e Villa Igiea in testa, ci potrebbero essere gli arabi. Vero è che, con la procedura di concordato preventivo in capo alla società, le strutture alberghiere del gruppo, prima o poi, dovranno essere vendute, com'è vero che ci sono state alcune manifestazioni di interesse per rilevare gli alberghi che, al momento, non si sono ancora concretizzate. La società mantiene la bocca cucita, stretta dal vincolo di riservatezza contenuto nelle lettere di offerta da parte di coloro, imprenditori e gruppi internazionali di settore, che si sono fatti avanti per sondare il terreno. «Da ciò che ci risulta - dice Marianna Flauto, segretario generale della Uiltucs Sicilia - ci sarebbero trattative in corso con un gruppo di investitori arabi che hanno manifestato interesse per i singoli alberghi siciliani del Gruppo». La pista araba non sarebbe poi così tanto impraticabile. Spesso, nella residenza alberghiera di Villa Igiea si sono incrociati emiri e sceicchi. E i sindacati sono decisi a saperne di più. Il 16 dicembre ci sarà l'esame congiunto con l'azienda. «Chiederemo chiarezza sui licenziamenti collettivi e sulla paventata chiusura delle Palme - continua Flauto -. È innegabile che la crisi di settore esiste, anche se dal 2014 si parla di ripresa, probabilmente ci devono essere altre motivazioni, a noi sconosciute, che hanno spinto la società a avviare la procedura dei licenziamenti collettivi e il Piano di ristrutturazione. Da parte nostra, cercheremo di trovare soluzioni alternative per il mantenimento dei livelli occupazionali». Il Piano di Acqua Marcia Turismo spa prevede 134 esuberi su un organico di 213 dipendenti, la chiusura dell’hotel delle Palme e una sostanziosa riorganizzazione dei servizi che riguarderà il Grand Hotel Villa Igiea di Palermo, il Des Etrangers & Spa di Siracusa, l'Excelsior Grand Hotel di Catania e l'Excelsior Hilton di Palermo. Naturalmente, manca ancora il confronto con i sindacati per arrivare a un accordo soddisfacente per le parti. «In atto c'è una procedura aperta di dismissioni degli immobili, così come stabilisce il concordato preventivo - dice l'amministratore delegato del Gruppo, Massimo Pacelli, che si ripara sul vincolo di riservatezza per ciò che riguarda le manifestazioni di interesse -. Sul Piano di riorganizzazione aspettiamo l'incontro con i sindacati. Da parte mia c'è ottimismo. Discuteremo e troveremo soluzioni, non è detto che si debba arrivare a chiusure». La partita resta aperta. Se ne saprà di più dopo il primo tavolo di concertazione. Nel frattempo, la prossima settimana, anche l'amministrazione comunale di Palermo organizzerà un incontro con i sindacati. «Non vogliamo rimanere spettatori di eventi che riguardano un simbolo del turismo cittadino oltre che un'importante realtà occupazionale - ha detto nei giorni scorsi il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando - e quindi ci faremo promotori di un tavolo di concertazione e trattativa che miri soprattutto alla salvaguardia dei livelli occupazionali».
Hotel delle Palme e Villa Igiea: gli arabi interessati all’acquisto
Qualcosa si muove sul fronte dei grandi alberghi di proprietà della società Acqua Marcia Turismo. E dal gruppo romano giunge uno spiraglio: non è detto che si debba arrivare a chiusure
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