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Palermo, lo chef Natale Giunta accusa in aula i suoi estorsori

PALERMO. Il cuoco Natale Giunta ha testimoniato questa mattina davanti alla terza sezione del Tribunale di Palermo contro i suoi estorsori. Lo chef ha raccontato i dettagli delle richieste pervenute a marzo 2012 da parte degli imputati Maurizio Lucchese, che avrebbe fatto da mediatore, e Giovanni Rao, presunto autore delle richieste assieme a Antonino Ciresi (già condannato in abbreviato). "Sono stato contattato da Lucchese - ha raccontato - che conoscevo perché si occupava del noleggio delle auto per i matrimoni. Fu lui a farmi parlare con Rao e Ciresi che mi hanno intimato di mettermi a posto. La richiesta era di  duemila euro a Pasqua e a Natale, la somma che serviva per 'sostenere' le famiglie dei detenuti".

Dopo le minacce verbali, arrivarono le intimidazioni: colla nei lucchetti e danneggiamenti. Giunta si è poi rivolto ad Addiopizzo e ha denunciato gli estortori. "Vogliamo cogliere l'occasione - dice in una nota Addiopizzo - per rivolgere l'appello a denunciare a tutti gli operatori economici che vivono ancora adesso stretti nella morsa del racket. Come accade di consueto, in prossimità delle festività di Natale, l'organizzazione criminale mafiosa ritorna a riscuotere presso diversi esercizi commerciali e imprese. Per questo motivo vogliamo invitare gli imprenditori e i commercianti a ribellarsi, a denunciare e a unirsi nelle associazioni antiracket".

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