PALERMO. Potrebbe esserci un collegamento tra il ferimento a colpi di pistola alle gambe di un'intera famiglia dello Zen, avvenuto sabato sera, e una storia di pedofilia che ha come protagonista lo zio di una delle vittime della gambizzazione.
L'uomo, Carmelo Savasta, è stato arrestato venerdì: deve espiare una condanna definitiva a 6 anni per una violenza sessuale del 2004 su due minori, una nipotina e una bambina vicina di casa. Poco dopo l'arresto, un raid punitivo ha colpito una delle due vittime degli abusi che al processo, testimoniando, aveva inchiodato il pedofilo: la ragazza, che ora ha 20 anni e all'epoca degli abusi era minorenne, è stata aggredita e mentre andava a denunciare il fatto alla polizia la sua casa è stata danneggiata e occupata abusivamente. Per l'aggressione della testimone-vittima sono stati arrestati tre figlie e una nipote di Savasta e la coppia che ha occupato abusivamente l'appartamento, mentre tre generi e un figlio del condannato sono stati denunciati. La vittima della violenza e' stata condotta in una località segreta. In serata la sparatoria con i tre feriti tra i quali la pronipote di Savasta. Gli inquirenti, coordinati dal pm Sergio Demontis, cercano di capire se la gambizzazione sia una vendetta trasversale o se la donna ferita abbia, anche lei, avuto un ruolo nella condanna dello zio accusato di pedofilia.