PALERMO. C’è lo sciopero generale, ma anche la protesta dei dipendenti della formazione professionale, ma potrebbero unirsi per manifestare alcuni dipendenti della Gesip, i centri sociali e i senza casa. Così oggi si prospetta una giornata di passione per gli automobilisti che si sposteranno in città.
Non a caso ieri la polizia municipale ha comunicato quali saranno le zone calde interessate dai cortei, suggerendo anche percorsi alternativi. In occasione dello sciopero generale indetto da Cgil e Uil, sono previsti due cortei: il primo, organizzato dai centri sociali, partirà alle 9,30 da piazza Castelnuovo e sfilerà lungo via Ruggero Settimo, via Maqueda, corso Vittorio Emanuele e piazza Indipendenza, per poi dirigersi verso Palazzo d'Orléans, sede della Presidenza della Regione. Il secondo corteo, organizzato da Cgil e Uil, si muoverà da piazza Verdi fino a Via Cavour, dove manifesterà davanti alla sede della prefettura. La Cisl ha fatto sapere invece che «per differenti valutazioni politiche con Cgil e Uil, in Sicilia non parteciperà a manifestazioni territoriali», invitando comunque gli iscritti e lavoratori siciliani a scioperare quattro ore. La Cisl scenderà in piazza il 23 novembre. UN SERVIZIO SUL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA
SCONTRI DAVANTI ALLA REGIONE. Tafferugli tra studenti e forze dell'ordine sono avvenuti davanti palazzo d'Orleans, sede della presidenza della regione, a Palermo durante la manifestazione dei ragazzi. Gli studenti medi dicono di essere stati caricati. L'Udu Palermo in una nota dice: ''Siamo in piazza a fianco dei lavoratori per protestare contro la legge di stabilità, e condanniamo gli scontri tra manifestanti autonomi e forze dell'ordine che stanno avvenendo davanti il palazzo delle Regione siciliana. Siamo e saremo sempre contro la violenza, siamo scesi in piazza per protestare contro le manovre del governo che mirano a colpire l'istruzione pubblica. Condanniamo apertamente gli scontri che riteniamo essere un'arma mediatica a doppio taglio''.
UNIVERSITA', STUDENTI OCCUPANO EDIFICIO. Dopo aver assediato i locali del polo didattico, edificio molto simile strutturalmente ad un aeroporto, e distribuito riproduzioni di carte d'imbarco per simboleggiare un'università quale luogo di passaggio in cui conseguire semplicemente la laurea ma da cui occorre subito fuggire perché sprovvista di luoghi di socialità e discussione, gli studenti universitari del Collettivo universitario autonomo hanno occupato un edificio inutilizzato all'interno della cittadella universitaria per farne una Biblioteca Autogestita. nostra classe dirigente politica obbedisce.
L'Università è ormai un "laureificio" ad uso aziendale- afferma Matteo Lorenzoni, portavoce del Collettivo Universitario Autonomo- dove importa solamente stare nei tempi imposti per andare avanti, un sistema basato puramente sul merito quando il sapere dovrebbe essere autoformazione e sviluppo di criticità; ma chiariamo che anche l'attenersi a questo percorso non dona alcuna certezza per il futuro, vista la precarietà diffusa nel mondo della metropoli".