PALERMO. All’Amat questo mese buste paga più leggere. Un errore del sistema ha «cancellato» alcune voci provocando un ammanco che mediamente ammonta a 150 euro. Non solo, ma a questo si è aggiunto il blocco delle somme che servono a liquidare la seconda tranche dell’una tantum dell’aumento contrattuale, altri 350 euro. Andiamo con ordine. Nel primo caso l’azienda ha ammesso che c’è stato un errore. Il direttore generale dell’azienda, Pasquale Spatola, sostiene comunque che l’ammanco è stato non di 150 ma di 50/60 euro. Cgil, Cisl e Uil, però, scrivono: «Non bastassero le difficoltà dei lavoratori nel prestare la propria opera con condizioni di lavoro pessime, si continua ad assistere ad errori madornali ed inaccettabili del mancato calcolo di più voci retributive sulla busta paga di ottobre». Stempera la tensione il presidente dell’azienda: «In ogni caso - rassicura Giuseppe Modica- ho dato disposizioni di pagare per cassa già lunedì (domani, ndr) quanto dovuto ai nostri dipendenti. E così il caso si chiude». Un’altra questione è quella che riguarda le somme per l’aumento contrattuale. I lavoratori se l’aspettavano nello stipendio di ottobre, ma hanno avuto la sgradita sorpresa di non trovare nulla. SUL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA LA VERSIONE INTEGRALE DELL'ARTICOLO