PALERMO. All’orizzonte non si vede ancora la fine delle trattative per la cessione ufficiale di Amia a Rap. Tuttavia, la newco del Comune, pur non avendo il potere di acquistare nuovi macchinari, non resta con le mani in mano.
NUOVI MEZZI
Da oggi, infatti, saranno disponibili due autospazzatrici prese a noleggio. Le uniche due di proprietà dell'azienda di igiene urbana non riescono a coprire l'intero territorio cittadino. Così, dalle prossime ore, i mezzi saranno operativi su viale Regione Siciliana, dove non basta l'intervento manuale, ma anche nel centro storico. «Serviranno a rendere più rapide - spiega il presidente della Rap, Sergio Marino - le procedure di pulizia di una zona di Palermo che oltre ai residenti deve poter accogliere al meglio anche i turisti».
Il decoro della città è in cima ai pensieri di Marino, ospite ieri durante l'edizione delle 13,50 di Tgs. «Parte della colpa della sporcizia in giro per le strade è da addebitare all'ex municipalizzata - ammette - e ai dipendenti che, a causa del trend negativo dell'azienda, si sono lasciati andare». Eppure, al di là dell'incapacità dell'Amia di gestire con regolarità il servizio, Marino punta il dito anche su alcuni palermitani che giustificandosi dietro al fallimento di Amia «non smaltiscono correttamente i rifiuti, abbandonando per strada ingombranti e rifiuti misti. Non si fidano», sottolinea.
DIFFERENZIATA
Infatti, capita non di rado che alla redazione del Giornale di Sicilia arrivino sms ed e-mail di chi è convinto di aver «colto sul fatto» chi non fa il proprio dovere. «Beccati! - si legge in un messaggio di ieri con foto allegata -. Alle 7,45 in via Monti Iblei la Rap scarica i cassoni piccoli pieni di carta nell'autocompattatore, che a sua volta scarica a Bellolampo! Da oggi non differenzio più tutto insieme nel cassonetto». Peccato che, secondo Marino, sia solo una «leggenda metropolitana». In realtà, si tratta di un «travaso previsto dalle procedure nell'ambito del "porta a porta"» prima di portare il tutto ai centri di stoccaggio dei materiali da riciclare. Ogni giorno il sistema satellitare del progetto «Palermo Differenzia» effettua questo tipo di operazione in un punto preciso della città. Si comincia il martedì in via Monti Iblei, per poi proseguire nei giorni successivi in piazzale del Fante, piazzale Lennon-Giotto, via Autonomia Siciliana e via Guido D'Arezzo. Per ogni tonnellata viene corrisposto un corrispettivo in denaro.
NUOVA ORGANIZZAZIONE
Comunicare con la gente ed educare al rispetto delle regole è un punto cruciale per Rap. A questo proposito, presto sarà attivo uno staff alle dirette dipendenze del presidente. «Invito tutti i palermitani - sottolinea Marino - a differenziare bene i propri rifiuti. Dal canto nostro - aggiunge -, cercheremo di migliorare il servizio». La rivoluzione della Rap comincerà dal «coordinamento delle squadre che insistono in un’unica zona. Se adesso c'è chi si occupa dello svuotamento dei cestini, chi dei cassonetti, chi dello spazzamento e chi ancora del diserbo - spiega Marino -, in futuro sarà una sola squadra responsabile della pulizia di una strada». Ma, per questo, è necessario il massimo impegno da parte di tutti, dipendenti e dirigenti compresi. Intanto, si pensa già al ritorno del «porta a porta» anche per il recupero degli ingombranti direttamente dalle abitazioni. «Meglio un servizio organizzato, piuttosto che il continuo abbandono su strada».
I DIPENDENTI
La compravendita di Amia non è ancora effettiva a causa tra l'altro di alcune diatribe tra sindacati, curatori fallimentari e Rap su chi deve pagare tredicesime e quattordicesime ai lavoratori. «Mi impegno - assicura Marino in diretta su Tgs - affinché venga corrisposto agli operatori quanto dovuto. Da allora in poi, però, tutti devono essere consapevoli della necessità di un vero e proprio cambio di rotta».
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