PALERMO. L'ex sindaco di Palermo Diego Cammarata andrà a lavorare come impiegato all'Agenzia dei beni confiscati. Finora aveva insegnato diritto in una scuola superiore di Palermo. «Ho accolto la domanda di Cammarata - ha detto Giuseppe Caruso, direttore dell'agenzia nazionale per i beni confiscati - come avrei fatto per qualsiasi dipendente della pubblica amministrazione. Siamo in grave carenza di organico, come ho detto più volte. Qui nessuno vuole venire perchè non ci sono incentivi economici o di carriera, quindi la domanda di Cammarata è stata ben accetta. Inoltre, tutti gli oneri sono a carico dell'amministrazione di provenienza, quindi per noi è un'operazione a costo zero». Per il consigliere comunale di Movimento 139 Alberto Mangano questa «è l'ennesima umiliazione che il governo nazionale ci sta facendo subire». «Mentre il sindaco Orlando auspicava che l'agenzia adottasse misure più snelle per utilizzare i beni confiscati ai mafiosi e destinarli a fini sociali - continua l'esponente del Mov 139 - adesso con la riapparizione dell'ex sindaco invisibile, tutto si complicherà ulteriormente».