Palermo

Mercoledì 30 Aprile 2025

Mafia, Corte di Cassazione: assolti imputati cooperative rosse e Cosa nostra

PALERMO. Inammissibile il ricorso della  procura generale. Così la Cassazione conferma le assoluzioni  degli imputati nel processo sui presunti accordi tra le  cooperative rosse e Cosa nostra. Scagionati l'ex vicesindaco di  Villabate, Antonino Fontana ex militante del Pci, Mario Calarco  accusato di associazione mafiosa e Ignazio Potestio e il figlio  Mario, Salvatore Fichera, Carmelo Spitale, Gandolfo Agliata e  Andrea Caliri indagati per associazione a delinquere finalizzata  alla truffa e alla turbativa d'asta.      La sentenza era stata emessa, ricorda il Giornale di  Sicilia, il 15 ottobre scorso, dalla sesta sezione della corte  d'appello. La procura generale l'aveva impugnata, ma con un  giorno di ritardo. Per questo motivo non è stata accolta dalla  settima sezione della Cassazione. L'inchiesta era stata avviata  nel 2000. Sono stati così condannati solo i tre imputati che  avevano patteggiato al termine delle indagini preliminari:  Stefanio Potestio, fratello di Ignazio, il figlio Mario e il  cognato Gandolfo Barrancotto.

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