Palermo

Martedì 29 Aprile 2025

La distilleria Bertolino assume il figlio di un assessore, scoppia la polemica a Partinico

PALERMO. La distilleria Bertolino ha assunto il figlio dell'assessore alla polizia municipale del comune di Partinico Vito D'Amico e scoppia la polemica a Partinico. Da un lato Rifondazione Comunista chiede al sindaco Salvo Lo Biundo, di revocare la delega affidata
all'amministratore, dall'altro l'assessore si difende e dice che non c'è nulla di illegale.
«Mio figlio di 20 anni è stato assunto per 40 giorni all'interno della distilleria come decine di
giovani in questo periodo di vendemmia - dice l'assessore D'Amico -. Non mi sembra che ci sia nessuno scandalo. Ho fatto le cose alla luce del sole e ne avevo parlato anche con il sindaco Salvo Lo Biundo. Non c'è nulla di illegale». Non è della stessa opinione il presidente e il segretario del Circolo Peppino Impastato, Toti Costanzo.
«Le mansioni svolte dall'assessore D'Amico nella giunta, - dice l'esponente di rifondazione
comunista - infatti, hanno finalità di controllo sulle attività produttive, specie quelle riguardanti l'opificio, oltre che interventi a sostegno dei processi di legalità. Per Rifondazione
Comunista di Partinico, la vicenda crea un conflitto di competenze tra l'assessore e la sua delega, ragion per cui, oltre alla revoca della delega».

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