PALERMO. É ufficiale: la sede di Alimena dell'Istituto provinciale di cultura e lingue, Ninni Cassarà, sezione staccata di Palermo, è stata salvata. Firmata giovedì, 29 agosto, la delibera di revoca alla chiusura, stabilita con altra delibera, il 17 luglio scorso. Mentre le sezioni di Terrasini e Cefalù diventano statali con le due sedi di Palermo, la piccola sede madonita, rimarrebbe fuori dalla statalizzazione, per continuare ad erogare il diritto allo studio ai suoi 49 studenti iscritti alle varie classi. La delibera così recita:“è stata rappresentata la necessità di mantenere in vita la sede periferica di Alimena, sia per la mancanza di adeguati trasporti pubblici con la più vicina sede Ipcl di Cefalù, sia per la necessità di garantire ai 49 studenti iscritti la dovuta continuità scolastica e sia per l'assenza di sezioni nell'ipcl di Cefalù, di un un corso di studio simile a quello di Alimena”. La delibera continua richiamando il fatto che la provincia abbisogna della copertura finanziaria, da parte della Regione per mantere in vita la piccola sede di Alimena. Inoltre, in essa, si da atto che la riattivazione della sede alimenese è subordinata al riconoscimento della stessa quale scuola parificata o altro riconoscimento idoneo. L'apertura è altresì subordinata al conseguimento da parte della provincia delle somme necessarie alla spese relative ai docenti precari, somma stimata intorno ai 251.000 euro. Il comune di Alimena, dal canto suo, ha già deliberato di prendere in carico le utenze della sede, già in comodato d'uso all'ente provinciale. Ora la comunità gioisce della bella notizia e gli studenti potranno cominciare il nuovo anno scolastico nella stessa sede dove lo hanno intrapreso.