
PALERMO. Una scritta con bombolette spray in nero tra gli scogli riporta con indifferenza «area nudisti». Così, un tratto di scogliera a pochi passi dal faro di Capo Gallo, si conferma, con il disappunto dei frequentatori e dei residenti delle zone vicine, un'area dove fare il bagno nudi. Fin qui niente di strano, se non fosse che si tratta di una zona improvvisata e che nessuno è stato avvisato dell’ardita iniziativa.
Per i visitatori la scogliera è una riserva naturale all'interno dell’area protetta di Capo Gallo. Per i nudisti, forse, un modo per essere una cosa sola con le bellezze della natura incontaminata. Ma la scoperta che ogni giorno fanno i bagnanti e i tanti turisti che si recano nell’area per trascorrere una giornata di mare, ha lasciato molti di loro senza parole.
«Frequento la riserva di Capo Gallo da anni - ha raccontato una di loro - perché è un luogo dove si rinnova quel contatto con la natura, a volte primordiale ed affascinante, che raramente ho trovato in altri arenili della città. Un giorno però, mi sono imbattuta in una scena assurda, non riuscivo a credere ai miei occhi: un gruppo di uomini completamente nudi che prendevano il sole distesi sulla scogliera. Erano tutti maschi, circa cinque o sei persone, e mi guardavano con così tanta audacia, che per un istante mi sono quasi sentita in imbarazzo». La zona in questione porta un nome assai singolare, si chiama infatti la «baia del silenzio» ed è una parte nascosta e difficilmente raggiungibile da coloro che non conoscono bene la riserva. «Poi ho fatto maggiore attenzione e in mezzo agli scogli c'era proprio una scritta che menzionava l'area come nudista - riprende la signora -. Sono così andata via, ma ho deciso di ritornare una seconda volta, sperando che la situazione fosse cambiata. Invece erano ancora tutti sul posto, un gruppo di soli uomini, di tutte le età, giovani e meno giovani e tutti senza il costume addosso. Ma questa volta ad infastidirmi è stato un elemento in particolare: facevano gesti inconsulti davanti ai nostri occhi ma soprattutto davanti a quelli di alcuni bambini che si trovavano sugli scogli con i propri genitori». Secondo il racconto di alcuni bagnanti, infatti, il «pittoresco» gruppo di nudisti ha occupato abusivamente buona parte della scogliera e sembrerebbe che da lì non voglia proprio andarsene». «Abbiamo allora segnalato la vicenda alla polizia - racconta ancora una bagnante - che, dopo averci detto che avrebbe tenuto il considerazione la vicenda, ci ha anche suggerito di andare a fare il bagno da qualche altra parte. Il nudismo, si sa, è praticabile legalmente solo all'interno di spiagge appositamente autorizzate». Il corpo forestale che gestisce l'area riconosciuta come riserva naturalistica, fa sapere che per loro si tratta di una situazione nuova e che esamineranno la questione per studiare la situazione più idonea».
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