PALERMO. Tuffi vietati in una parte di costa della borgata marinara di Sferracavallo. Anche quest’anno ritorna puntuale l’alga tossica a rovinare le giornate al mare di palermitani e turisti. Anche se in questo caso non ci saranno particolari ripercussioni per la stagione balneare. Nei giorni scorsi infatti l’Arpa ha effettuato dei rilievi individuando un’elevata presenza dell’alga Ostreopsis Ovata soltanto nel tratto di costa che va da via Virgilio a via del Tritone. Nel sito internet dell’Arpa in questi giorni è stata pubblicata la mappa che delimita la zona in cui non è possibile fare il bagno. E martedì, inoltre, sul sito internet del Comune è stata inserita un’ordinanza firmata dal sindaco Leoluca Orlando con cui si incarica l’Amat di installare nei prossimi giorni cartelli in cui si indica il divieto di balneazione ma anche di sosta nella zona. L’alga infatti, tipica dei mari del Mediterraneo, se inalata può provocare problemi alla respirazione, irritazione alle mucose e alle vie aeree e nei soggetti più sensibili anche la febbre. In tanti per la genericità delle informazioni ricevute e per paura di danni alla salute hanno deciso di non frequentare le spiagge dell’intera borgata. «In realtà — racconta Simone Aiello, del comitato Salviamo il mare di Sferracavallo — in questo tratto di mare la balneazione è vietata ormai da trent’anni a causa della presenza del pennello del sistema fognario. Quindi non è una novità che non si possa fare un tuffo in quella parte di costa». Le particelle individuate nella zona in questione superano di molto i limiti consentiti dalla legge. Si parla infatti di 22.995 particelle, circa 13 mila in più rispetto alle diecimila prefissate. Non sussistono pericoli per la salute invece in tutti gli altri tratti della costa di Sferracavallo: lì infatti il bagno si può fare tranquillamente senza temere gli effetti dell’alga tossica.
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