Palermo

Mercoledì 30 Aprile 2025

Orlando: indagate sul racket dei parcheggi

PALERMO. Il pugno duro del Comune contro i parcheggiatori abusivi che lottizzano le strade e le piazze cittadine non si ferma. Dopo decine di blitz della polizia municipale e centinaia di multe, il sindaco Leoluca Orlando ha deciso di inviare in Procura l’elenco completo dei posteggiatori abusivi fermati dai vigili. Uno per uno, nome per nome, sono 324 le violazioni accertate su 504 controlli effettuati da luglio 2012 a giugno 2013 dagli agenti municipali. Quaranta delle 324 persone individuate sono state verbalizzate più volte, in genere 2. Ma ci sono nove casi di parcheggiatori che sono stati colti in flagrante per tre o quattro volte. L’obiettivo del sindaco Orlando è quello di smantellare il racket del parcheggio abusivo, responsabile, a suo avviso, anche di aver sobillato la devastazione dell’isola pedonale a piazza San Domenico venerdì scorso. «Se veramente c’è un racket, la procura avrà così tutti gli strumenti per indagare» spiega il primo cittadino. In realtà, l’organizzazione dei parcheggiatori abusivi in città è perfetta. Sono divisi per clan, sempre gli stessi, che non permettono intromissioni. Famiglie storiche della malavita palermitana nelle zone delle piazze San Domenico, Bologni, Borsa e Politeama, ma anche gli africani nelle centralissime vie Villafranca, Garzilli e XX Settembre. Da qualche tempo, però, la città non si piega più al «pizzo di strada». Non tutti accettano volentieri il dazio da pagare oltre al ticket delle zone blu e hanno deciso di dire basta al famoso «caffé» chiesto, più spesso preteso, dai posteggiatori. Alcuni gruppi Facebook (come «Posteggiamo i posteggiatori») hanno avviato un’opera di sensibilizzazione e volantinaggio contro questa imposizione. «Un segnale che la città sta cambiando, che Palermo può davvero cambiare» aveva commentato qualche giorno fa il sindaco Leoluca Orlando, intervenendo a Ditelo a Rgs. «Dobbiamo continuare così - aveva ribadito il sindaco -. Il cittadino non deve più pagare questo pizzo per strada, e deve anche capire che un parcheggiatore abusivo esiste perché esiste un parcheggio abusivo».
AL. TU.

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