Palermo

Giovedì 01 Maggio 2025

Omicidio Fragalà, le testimonianze e i video delle telecamere hanno ricostruito i fatti

PALERMO. A permettere l'arresto dei tre presunti assassini dell'avvocato Enzo Fragalà, catturati questa mattina, è stato l'incrocio dei dati estrapolati dai tabulati e dalle celle telefoniche, delle riprese video delle telecamere di sorveglianza piazzate nella zona del delitto.  «A imprimere un'accelerazione sono state, poi, le dichiarazioni della testimone di giustizia Monica Vitale - ha spiegato il procuratore aggiunto Maurizio Scalia durante una conferenza stampa - che ha indicato gli esecutori del delitto vicini al mandamento di Porta Nuova. Le sue dichiarazioni, relative ad altre episodi, sono state finora confermate da altri riscontri».  Secondo la ricostruzione della Procura, alle 19.09 del 26 febbraio 2010, giorno in cui fui assassinato Fragalà, i tre arrestati Antonino Siragusa, Salvatore Ingrassia e Francesco Arcuri si incontrano a Borgo Vecchio per definire i dettagli operativi del delitto (nell'intercettazione parlano di andare da qualche parte con una moto e di un bastone di legno); alle 20.23 le immagini estrapolate da alcuni impianti di video sorveglianza in via Nicolò Turrisi, luogo dell'omicidio, documentano la presenza a pochi metri dallo studio della vittima di Siracusa e Ingrassia; alle 20.26 Ingrassia riceve due telefonate che confermano la sua presenza in via Nicolò Turrisi; alle 20.38 l'avvocato Fragalà esce dal proprio studio e va verso il garage. Un minuto dopo viene aggredito a colpi di bastone da un uomo di 30-35 anni alto 1,85 cm circa che fugge a bordo di una moto SH300 bianca con un complice. L'aggressore è stato individuato in Arcuri.  Alle 20.48 Siracusa e Ingrassia vengono ripresi dalle telecamere mentre si allontanano dal luogo del delitto.

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