PALERMO. "Cosa nostra sta tornando da protagonista nel traffico di droga. La fonte di guadagno rappresentata dalle estorsioni si va inaridendo e i clan hanno bisogno di trovare altre strade di arricchimento". Lo ha detto il procuratore di Palermo Francesco Messineo commentando il blitz dei carabinieri che ha portato a 24 fermi (altri indagati sono ricercati) per traffico di droga e associazione mafiosa. "Le cosche - ha aggiunto - che il pizzo porta a porta non
conviene più: è rischioso e porta guadagni esigui".
AGUECI: "PALERMO SPACCATA IN DUE". "C'é una Palermo che si ribella alle parole di pessimo gusto dette da un calciatore e quella che segue ancora le 'regole' mafiose". Descrive una Palermo spaccata in due il procuratore aggiunto Leonardo Agueci illustrando i particolari del blitz. Il riferimento del magistrato è al calciatore Fabrizio Miccoli che, intercettato, aveva definito Falcone "un fango". A rappresentare la Palermo che si indigna, secondo Agueci, è Pietro Maione, uno dei titolari del bar Mambo Beach che ha denunciato gli estortori del pizzo, unica vittima, emerge dall'indagine, ad essersi rivolta alle forze dell'ordine.