PALERMO. Lo scorso giovedì, mentre Roberto Tartaglia, uno dei pubblici ministeri dell'indagine sulla trattativa Stato-mafia, era nell'aula bunker dell'Ucciardone per l'udienza del processo, qualcuno ha forzato la serratura ed è entrato nell'appartamento del magistrato, senza portare via nulla. Tartaglia, al suo rientro, ha trovato su un mobile dell'ingresso alcuni oggetti che prima erano altrove. «È in atto una inquietante strategia di intimidazione. I messaggi intimidatori rivolti prima a Nino Di Matteo, poi a Francesco del Bene e ora a Roberto Tartaglia ci dicono che Cosa nostra ha alzato il tiro. È necessario aumentare il livello di guardia, ma è soprattutto importante che la politica, le istituzioni e la società civile facciano sentire il loro sostegno a chi si trova in prima fila per scoprire la verità sulle stragi del '92-'93», dice il senatore Pd Giuseppe Lumia.