PALERMO. Protesta di un centinaio di ambulanti a Palermo davanti al teatro Massimo per chiedere al Comune di sospendere l'ordinanza del 3 maggio scorso dell'assessorato alle attività produttive che impone lo stop alle bancarelle in diverse zone della città. A piazza Verdi cittadini stranieri ma anche italiani con cartelli gialli con scritto il nome delle vie dove quotidianamente svolgono la propria attività. Alcuni manifestanti hanno impugnato uno striscione con scritto in arabo, italiano e bengalese «Tutti uniti per la vita, il lavoro e la dignità». Roberto Di Laura è un ragazzo palermitano di 28 anni e per vivere oltre a fare il musicista vende oggetti usati in via Volturno. «Con questo lavoro in media al mese guadagno circa 100 euro - racconta Di Laura mentre tiene in mano alcuni volantini - chiediamo al sindaco l'immediata sospensione dell'ordinanza che prevede multe salatissime e l'avvio di un percorso di concertazione con le organizzazioni degli ambulanti e l'amministrazione comunale per arrivare a una soluzione condivisa. Vogliamo regolarizzare la nostra posizione, ma serve dialogo. Nell'incontro del 27 maggio a Villa Niscemi era stata concordata una riunione per il 4 giugno, è slittata al 2 luglio. Per noi andare avanti in questo modo per un altro mese ancora è impossibile».