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Palermo, cinque imprenditori accusano estorsori in aula

PALERMO. Cinque imprenditori palermitani hanno testimoniato contro i presunti esattori del racket nell'udienza del processo a Francesco Lo Gerfo, Mariano Falletta, Vincenzo Ganci, Stefano Polizzi, imputati di associazione mafiosa e tentata estorsione. Il dibattimento si svolge davanti alla quinta sezione del Tribunale di Palermo. Le vittime si sono costituite parte civile e sono assistite da Libero Futuro e Addiopizzo. Le accuse degli imprenditori si sono concentrate in particolare sul ruolo di Polizzi. L'imputato nel 2010, tra maggio e novembre, avrebbe chiesto il pizzo a un cantiere edile nella zona di Marineo minacciando i titolari. «Ricordati che hai dei figli, mi hanno detto», ha raccontato una delle parti civili. Al titolare di una catena di supermercati sarebbero stati chiesti, con telefonate anonime, centomila euro, richiesta poi scesa a sessantamila grazie all'intermediazione di Polizzi contattato dall'imprenditore per le sue «amicizie», come ha raccontato in aula la vittima che poi ha aderito ad Addiopizzo e ha deciso di denunciare gli estortori. Il processo, scaturito dall'operazione antimafia denominata «Sisma» che ha colpito i clan di Misilmeri, Bolognetta e Marineo, è stato rinviato al 4 luglio per sentire altri tre imprenditori.

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