Palermo

Sabato 26 Aprile 2025

La Boldrini e la Idem aprono il Gay Pride: "Omofobia figlia del pregiudizio"

PALERMO. Il Gay Pride «non è una  carnevalata o una pagliacciata», e «sostenere i diritti degli  omosessuali non può e non deve essere in alcun modo  contrapposto al sostegno verso la famiglia». Anzi: «oggi  dobbiamo promuovere la discussione sulle leggi a tutela dei  diritti delle coppie omosessuali», «dare diritti non significa  toglierli ad altri». Laura Boldrini parla tra gli applausi alla  giornata d'apertura del Pride nazionale, a Palermo. Parole  nette, quelle del presidente della Camera, accolte quasi con  un'ovazione.     A Roma, invece, il neo sindaco Ignazio Marino ha deciso di  delegare un consigliere comunale a rappresentare il comune al  Pride della Capitale di domani, suscitando le critiche degli  organizzatori. «Non sta a me valutare le scelte del sindaco -  commenta Boldrini - come rappresentante delle Istituzioni ho  sentito il dovere di essere a Palermo perchè credo fortemente  nei diritti di tutti». Marino, dal canto suo, prova a smorzare  la polemica, in un messaggio ai promotori della manifestazione:  «Voglio ribadire, da sindaco, il mio impegno affinchè a Roma i  diritti di tutti siano garantiti e venga sradicata ogni forma di  intolleranza».    
Al fianco della Boldrini, a Palermo, c'è anche il ministro  per le Pari opportunità, Josefa Idem. La rappresentante del  governo promette «un disegno di legge sulle unioni civili, cosa  che sempre più cittadini e cittadine chiedono giustamente»,  specificando di essere venuta a Palermo «per portare un segnale  concreto di attenzione da parte del governo alle istanze della  società che non possono essere sottaciute». Il Paese, insiste  Idem, ha l'urgenza «di dotarsi di una norma che estenda la  legge Mancino per punire i reati contro l'orientamento  sessuale», quindi il ministro fa appello al Parlamento perchè  «ci sia l'appoggio più ampio possibile, dando così un segnale  di grande maturità».     Boldrini e Idem sembrano camminare a braccetto, in una sorta  di connubio istituzionale, appoggiando la piattaforma  rivendicativa degli organizzatori del Pride che, sostiene il  sindaco Leoluca Orlando, fa di Palermo «la capitale dei  diritti», riallacciandosi al video-messaggio inviato dal  presidente del Parlamento europeo Martin Schulz, il quale parla  del «Pride più a sud d'Europa».    
«Nessuno ha il diritto di ridicolizzare questo nostro  incontro» incalza Boldrini; «non esistono rivalità nella lotta  contro le discriminazioni e contro le privazioni», rimarca il  presidente della Camera, invitando a guardare all'Europa che  «ci chiede anche di ampliare lo spettro dei diritti  riconosciuti». «In Italia - prosegue - l'azione politica e  legislativa deve essere tesa a prevedere finalmente tutele per  le vittime di omofobia e di discriminazione omofobe, nonchè  fattispecie di reato per chi aggredisce una persona solo perchè  lesbica, gay, bisessuale o transegender». Perchè, puntualizza  scandendo le parole, «l'omofobo, il maschilista e il razzista  sono figli della  stessa sottocultura alimentata dal  pregiudizio». E «a chi dice che al Pride si ostenta troppo»,  il ministro Idem risponde che non c'è nulla di male «a far  vedere di essere orgoglioso della propria identità, nulla per  cui vergognarsi».  

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