PALERMO. È stata la musica, anche quella contemporanea, che tanto loro piace, la protagonista delle piazze, delle strade e degli happening delle migliaia di giovani di Palermo e della Sicilia e di quelli che, da tutta Italia e da 19 paesi europei, hanno invaso il capoluogo isolano per il 21/mo anniversario della strage di Capaci. Dallo sbarco delle navi della Legalità al porto, all'aula bunker dell'Ucciardone, ai villaggi della legalità in piazza Magione e al Parco Cassarà fino a Corleone e durante il corteo conclusivo per le strade cittadine all'albero di Falcone, i tantissimi giovani interpreti della giornata, tutti con indosso l'inconfondibile t-shirt bianca con la scritta «Le rotte della Legalità» e il pensiero di Giovanni Falcone «Gli uomini passano le idee restano», hanno cantato e suonato anche proprie composizioni intonate anche da chi, loro coetanei, li seguiva e li ascoltava. Uno dei luoghi simbolo dell'evento, il «Villaggio della Legalità» allestito in Piazza Magione, il quartiere dove sono cresciuti i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Gli studenti sul palco allestito ad hoc, si sono alternati in vari momenti musicali e di ballo accompagnando gli artisti che si esibivano. Tra i momenti di maggiore festa e partecipazione, quando il gruppo musicale 'Fattori recessivì ha intonato 'Silenziò, l'inno ufficiale dell'evento dedicato alla memoria di Falcone, Borsellino e delle vittime di mafia. Tanti gli stand allestiti, tra cui quello del «Centro Studi Paolo Borsellino». Un gazebo per promuovere il concorso lanciato dal Centro in collaborazione con il Miur dal titolo «Quel fresco profumo di liberta» per la produzione di video, film e documentari che si ispirano alla frase pronunciata da Borsellino e diventata il leitmotiv dell'attività giudiziaria del magistrato e del suo lavoro fuori e dentro il Palazzo di Giustizia. «È una gioia vedere oggi tanti ragazzi e ragazze portare la vita e la gioventù - ha detto Rita Borsellino, parlando agli studenti - in luoghi ritrovati di Palermo come il Parco Ninni Cassarà o piazza Magione. È sulla memoria del passato che dobbiamo costruire il presente perchè diventi futuro». «Così tanta partecipazione in luoghi che a lungo sono rimasti senza vita - ha aggiunto - è una grande fonte di energia ed entusiasmo per continuare a fare, ad andare avanti, nonostante tutto, per le nuove generazioni». La terza piazza della legalità si è celebrata a Corleone per mandare, attraverso i suoi studenti un messaggio di rottura e cambiamento con un passato di complicità ingombranti di cui i giovani si sono liberati. Nonostante la pioggia quasi tremila studenti hanno riempito la piazza principale, ribattezzata 'Falcone e Borsellinò con laboratori e attività condotti insieme a forze dell'ordine e associazioni. E a Corleone, è giunta accolta dal coro degli studenti locali, il ministro dell'Istruzione Maria Chiara Carrozza, che, nel complesso di Sant'Agostino ha per visitato la mostra fotografica ANSA 'Falcone e Borsellino venti anni dopò. E la musica, che ha fatto da filo conduttore per tutta la manifestazione, è tornata ancora una volta protagonista con l'inno scolastico intonato dagli studenti: «Io sono corleonese».