PALERMO. Il gesto del poliziotto che ha sparato al figlio di 7 anni e poi si è suicidato ha sconvolto i compagni di classe che stamattina stavano festeggiando a villa Di Napoli l'inaugurazione della manifestazione "Palermo apre le porte", organizzata dal comune con i ragazzini che fanno da cicerone ai visitatori per spiegare la storia dei monumenti. Il bambino, che è ricoverato in gravissime condizioni, all'ospedale Civico, frequenta la classe terza della Ragusa Moleti. La notizia della tragedia familiare è arrivata proprio mentre era in corso la cerimonia. Bambini e genitori sono scoppiati in lacrime e la festa si è trasformata in una grande scena di dolore. "Siamo sconvolti" dice una mamma singhiozzando mentre abbraccia il proprio figlio. "Mamma forse ha sbagliato con la pistola di poliziotto", dice il bambino. L'amministrazione ha subito sospeso la manifestazione. I compagni di classe del piccolo ferito alla testa sono stati riaccompagnati immediatamente in classe da genitori e insegnanti. La preside della Ragusa Moleti, Anna De Laurentis, ha incaricato per assistere i bambini una psicologa che si trova già con loro. "Siamo sconvolti - afferma la dirigente scolastica. Ci auguriamo che possa riprendersi". "Siamo vicini alla famiglia Irrera", affermano il presidente della IV circoscrizione Silvio Moncada e il presidente della commissione cultura Serena Potenza. Una delegazione di amministratori si sta recando in ospedale.
Dramma di Misilmeri, i compagni del bambino in lacrime
Il piccolo di 7 anni frequenta la terza elementare della Ragusa Moleti. La notizia è giunta mentre era in corso l’inaugurazione di "Palermo apre le porte". Il comune ha deciso di sospendere la manifestazione
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