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Insegnante espulso da Eritrea, lui accusa: "Perchè sono omosessuale"

Lo rende noto l'università di Palermo. Paolo Mannina, originario del capoluogo, lavorava nella scuola italiana ad Asmara. "Costretto a vivere nascosto per una settimana perchè rischiavo di essere sbattuto in galera"

PALERMO. Un insegnante di Lettere, Paolo  Mannina, palermitano, che lavorava nella scuola italiana ad  Asmara è stato espulso dal Paese africano perchè omosessuale.  Lo rende noto l'ateneo palermitano. «Sono stato costretto a  vivere nascosto per circa una settimana, a non frequentare  luoghi pubblici, a stare sempre in compagnia di qualcuno,  perchè rischiavo di essere prelevato dalle Autorità militare  eritree e sbattuto in carcere» racconta Mannina. La scuola di lingua italiana per  Stranieri dell'Università di Palermo esprime solidarietà a  Mannina, insegnante di lettere nella scuola italiana  dell'Asmara. Il docente palermitano, un master in Teoria e  progettazione didattica dell'italiano come lingua straniera  conseguito presso la nostra Scuola, ha denunciato il silenzio di  stampa e istituzioni sulla sua vicenda.      «In Eritrea - dice il docente - dove lavoravo dal 6 marzo  con regolare contratto come docente di Lettere presso l'Istituto  Omnicomprensivo di Asmara, l'omosessualità è punibile con una  pena dai 3 ai 10 anni di prigione. Nessuno poteva garantirmi che  questo non sarebbe accaduto, visto che avevo ricevuto un mandato  di espulsione entro 48 ore, con una proroga successiva di una  settimana, a seguito delle trattative diplomatiche. 

L'ambasciata, preoccupata di salvaguardare la mia incolumità,  si è premurata ad avvertirmi che una volta scaduto l'ultimatum  mi sarei dovuto preparare 'al peggiò. Immaginatevi lo stato di  prostrazione, di stress emotivo e di paura che vivevo. Ho dovuto  pagare il volo di ritorno da Asmara in Italia e, una volta  tornato nel mio Paese, mi sono ritrovato senza lavoro».     Le autorità eritree - dice la Scuola di lingua italiana per  Stranieri dell'Università di Palermo - sono venute a conoscenza  del matrimonio di Mannina, contratto in Spagna nel 2008 con un  ragazzo cileno dello stesso sesso, e questo è bastato per  definirlo un «individuo pericoloso e potenzialmente  destabilizzatore dell'ordine morale e pubblico del Paese»,  così come è stato riportato dall'Ambasciatore italiano in  Eritrea dopo aver ottenuto la spiegazione in via ufficiosa.    

FARNESINA PROTESTA CON AMBASCIATORE ERITREO. La Farnesina ha convocato agli inizi di aprile l'ambasciatore eritreo a Roma per protestare contro la decisione dell'espulsione del professore Paolo Mannina dalla scuola italiana di Asmara perchè «non gradito» in quanto omosessuale.  La convocazione è avvenuta immediatamente dopo che il Ministero ha avuto notizia dell'accaduto e prima della partenza del docente dall'Eritrea.  Alla base della decisione di Asmara - che la Farnesina ha fermamente contestato, rappresentando le proprie argomentazioni a tutela del docente e sottolineando la necessità di tutelare i suoi diritti - ci sono le leggi eritree che prevedono il reato di omosessualità e, di conseguenza, il non gradimento locale alla sua attività.  Nel frattempo dal Ministero degli Esteri, in coordinamento con l'Ambasciata italiana, è stata assicurata la massima collaborazione e assistenza al Professor Mannina non solo nell'immediato per il suo rientro in Italia ma anche per trovare una nuova, adeguata collocazione professionale.

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