PALERMO. Si è costituito questa mattina Vincenzo Gambino, l'ottantenne ricercato per l'omicidio del cognato, Giovanbattista Tusa assassinato martedì scorso con un colpo di pistola calibro 38 al fianco a Palermo. E' stato fermato dagli agenti della sezione Omicidi della squadra mobile. Gambino che si era reso irreperibile dopo il delitto, abitava vicino alla vittima in via Villagrazia. La causa del delitto potrebbe essere individuata in contrasti familiari. In un primo
momento si è ipotizzato il delitto di mafia per i precedenti della vittima, arrestata in passato per associazione mafiosa.
Gli investigatori lo ricercavano dopo la scomparsa dalla sua abitazione di una pistola calibro 38
che sarebbe compatibile, secondo i primi rilievi, con l'arma usata per l'omicidio. Gambino aveva denunciato la detenzione della pistola e di un fucile calibro 12: entrambe le armi non si trovano. Nonostante i familiari della vittima, sentiti dalla polizia, neghino che tra Gambino e Tusa ci fossero contrasti e descrivono un clima familiare sereno, gli inquirenti ritengono la pista della lite tra parenti il movente più probabile dell' omicidio. Le modalità dell'assassinio - Tusa è stato ucciso
con un colpo di pistola al fianco - e il luogo in cui il corpo é stato trovato - un'area di accesso della famiglia - escluderebbero la pista mafiosa inizialmente ipotizzata. Nelle ricerche di Gambino la polizia, che ieri ha ritrovato la sua auto in una campagna, sono stati impegnati elicotteri e unità
cinofile.