
PALERMO. «Non sappiamo ancora quale sia la reale situazione a Bellolampo, non sappiamo ancora quanto grave sia la situazione del lago di percolato. Quello che sappiamo con certezza è che la situazione è grave e che dal 2009 nulla è stato fatto per affrontarla». Lo denuncia il sindaco Leoluca Orlando, cui oggi è stato chiesto di firmare, quale massima autorità di Protezione civile della città di Palermo, due ordinanze per disporre lo stoccaggio temporaneo del percolato in vasche stagne di proprietà di Esso e Amap, nell'attesa del trasferimento negli impianti individuati dalla Regione in cui dovrà avvenire il trattamento.
«Per sopperire alla continua e perdurante inadempienza da parte dei commissari - afferma - si sono dovute riunire istituzioni ed enti che, con grande responsabilità e spirito di collaborazione, stanno ora affrontando la situazione: Comune, Regione, Protezione civile, Amap, dipartimento Acque e rifiuti della Regione, Arpa, Asp». Le due ordinanze firmate dal sindaco prevedono che, per 60 giorni, l'Amia trasporti il percolato «con mezzi propri e a proprie spese», nelle due vasche di Acqua dei corsari. Il sindaco ha anche voluto ringraziare le due aziende coinvolte, Amap e Esso, «per aver dato la propria immediata disponibilità a titolo gratuito, segno di attenzione e sensibilità ai problemi della città».
«Proprio ieri - sottolinea - gli uffici della Protezione civile comunale avevano ancora una volta segnalato come dal 2009, da parte di Amia, sia stata disattesa la direttiva europea sulle discariche e che l'unico intervento per ridurre il percolato sia stata l'installazione di alcune pompe ad immersione.» «Da agosto continuo a chiedere un intervento autorevole, perchè sia posta fine alla gestione dissennata dei commissari - ha ricordato, ricordando la lettera inviata al ministero dell'Economia - che non ha posto in essere quanto necessario per risolvere i problemi dell'azienda ma li ha anzi aggravati». «Proprio la vicenda del percolato - conclude - è quella che maggiormente avrebbe dovuto attirare l'attenzione degli organi di vigilanza». Le due Ordinanze firmate oggi saranno inviate alla Procura, che già la scorsa settimana era stata invitata ad accertare responsabilità penali nella gestione dell'Amia.
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