PALERMO. Il settore edilizia privata del comune di Palermo ha predisposto, sulla base di un 'atto di indirizzo predisposto dalla giunta su indicazione dell'assessore al centro storico Agata Bazzi, un piano di avvio del riordino e dell'esame di oltre 54 mila pratiche di condono degni anni 1985, 1994 e 2003. Lo rende noto il comune. «Si tratta - dice Bazzi - di un provvedimento doppiamente importante: perchè permetterà finalmente di dare risposta ai cittadini che hanno presentato le istanze e perchè consentirà all'amministrazione di smaltire una grande mole di lavoro arretrato, con relativo di introito di somme per il nostro bilancio». La Giunta ha formulato un piano di rientro dei tecnici del condono alle mansioni originali, da attuare in modo graduale, concordandolo con gli uffici dove attualmente i tecnici svolgono le proprie mansioni. Dodici sono stati già trasferiti e a questi si aggiungeranno nei prossimi giorni alcuni addetti amministrativi che, per un mese, dovranno supportare i tecnici nella riorganizzazione dell'archivio e verifica dello stato attuale delle pratiche. Il piano prevede infatti innanzitutto di mettere ordine in quello che gli stessi tecnici incaricati hanno definito «uno stato disastroso» dell'archivio delle pratiche, di cui solo una parte è stata informatizzata, e in alcuni casi dati sul protocollo andati persi ed è quindi difficile persino sapere dove esattamente si trovi una specifica pratica. Per il sindaco di Palermo Leoluca Orlando 'quello delle pratiche del condono è uno dei grandi scandali di questi ultimi anni«. »È un esempio di come l'immobilismo dell'amministrazione si ripercuota sui cittadini e sulla stessa amministrazione - aggiunge - il mancato esito delle pratiche di condono infatti, non solo ha di fatto impedito la regolarizzazione di migliaia di situazioni, ma ha anche impedito di incassare alcuni milioni di euro che avrebbero potuto essere reinvestiti in servizi per i cittadini«