PALERMO. Un cellulare che cade per terra, lasciato da una mano troppo disperata per essere ferma. E un urlo. La notizia della morte della piccola Rebecca arriva come uno di quei tuoni che si sentono fuori dall’abitazione di via Dionisio, in questa tragica serata di febbraio. «Non è possibile, non è possibile, erano degli angeli, degli angeli», gridano i parenti di fronte alla porta color marrone del terzo piano di questo palazzo di tre piani diventato troppo piccolo improvvisamente. L’intero quartiere è sotto choc, ma hanno la forza di stringersi vicino ad Alessandro Giordano, marito e padre di Giovanna e Rebecca, che non ci sono più. Lui è un gommista, e si occupa insieme al padre e ai suo fratelli (in tutto sono 5) dell’officina di via Carbone, lei era una casalinga. Il loro, dicono tutti, era un grande amore. Altre testimonianze sulla tragedia che ha colpito mamma e figlia a Partanna Mondello sulle pagine del Giornale di Sicilia di oggi.
Tragedia a Partanna, parenti disperati: "Erano degli angeli"
Il dolore in via Dionisio.Parlano i parenti e i vicini. E raccontano di una ragazza innamorata del suo uomo. E di una bimba che rideva sempre
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