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Bandito Giuliano, indagine archiviata dopo la riesumazione

L'esame del Dna sui resti di Salvatore Giuliano aveva dato un tasso di attendibilità superiore al 90%, confermando così che quello riesumato era il cadavere del bandito di Montelepre

PALERMO. Il Gip di Palermo archivia l'indagine sul cadavere di Salvatore Giuliano, che era stato riesumato il 28 ottobre 2010 nell'ambito dell'indagine aperta dalla procura per verificare se nella tomba vi fossero davvero i resti del bandito di Montelepre - ucciso il 5 luglio 1950 - o quelli di un sosia. La notizia dell'archiviazione, decisa dal Gip Giuliano Castiglia, è riportata dal Giornale di Sicilia in edicola questa mattina.
L'esame del Dna sui resti di Salvatore Giuliano - comparato con quello del nipote Giuseppe Sciortino - aveva dato un tasso di attendibilità superiore al 90%, confermando così che quello
riesumato era il cadavere di Giuliano. La richiesta di archiviazione è stata avanzata dai pm Paolo
Guido, Lia Sava e Francesco Del Bene. A chiedere la riapertura del fascicolo era stato il  procuratore aggiunto Antonio Ingroia, dopo l'esposto presentato dagli storici Giuseppe  Casarubbea e Mario Joseph Cereghino.

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