PALERMO. Dodici anni fa ha vinto una gara d'appalto e fornito 4 mila cassonetti all'Amia, ma da allora non ha mai ricevuto il pagamento. E' la vicenda della Elbi Spa, azienda con sede a Limea, nel padovano, che vanta un credito di 2,1 milioni di euro nei confronti dell'ex municipalizzata che si occupa della raccolta dei rifiuti a Palermo.
"Lavoro da anni con clienti in Africa e Maghreb, loro pagano in anticipo", dice il presidente della Elbi Spa, Luigi Brustio, che giudica "paradossale" il caso Amia. "Che ci siano aziende con significativi crediti nei confronti dell'Amia è pacifico - replica il commissario straordinario di Amia Sebastiano Sorbello - Stiamo gestendo la cosa facendo proverbiali salti mortali, se sarà accettata la proposta di concordato saranno liquidati prima i crediti in prededuzione e in un secondo momento quelli sorti in data antecedente alla dichiarazione dello stato di insolvenza".