Palermo

Lunedì 25 Agosto 2025

Una prima che dà fiducia, ma adesso guai ad esaltarsi

Tutto bello, tutto perfetto. Come in una di quelle feste organizzate da mesi in cui ogni dettaglio è sistemato con la stessa cura che le api mettono in un alveare. La vittoria del Palermo con la Reggiana ha una cascata di effetti positivi che potrebbero fare sbocciare una stagione completamente diversa da quella passata, quando invece s’iniziò con due sconfitte di fila che probabilmente zavorrarono le teste dei rosanero per tutto l’anno. Il successo con la Reggiana aumenta l’autostima della squadra, dà altre certezze a Inzaghi dopo quelle acquisite in estate e a Cremona in Coppa Italia, nutre l’entusiasmo dei tifosi (che è già alle stelle...) e diventa anche un messaggio per le avversarie: il Palermo c’è. E appare pure ben messo per restare in corsa fino alla fine per la promozione. A patto, però, di non esaltarsi troppo. E qui si ritorna all’inizio, perché non sempre tutto sarà bello e perfetto. Se il Palermo ha scelto «amunì» come claim per la campagna abbonamenti che s’è chiusa sabato, dopo questa prima vittoria con la Reggiana, verrebbe da dire anche araciu. Nel mare di entusiasmo che si sta distillando, il rischio di perdere la bussola è altissimo. Perché in molti (basta farsi una chiacchierata in giro per la città) sono convinti che il Palermo è già in Serie A. Follia. E non è questione di essere sciarriati con la contentezza, ma sano realismo. La partita con la Reggiana, infatti, ha detto che la Serie A andrà conquistata con i denti, senza mai perdere quell’umiltà che finora ha contraddistinto questo nuovo corso. Per evitare sbornie premature di entusiasmo che poi possono trasformarsi in boomerang, basta rifarsi a quello che ha detto Inzaghi dopo la vittoria di sabato: «Sono contento ma la strada sarà lunga, tortuosa e difficile». Che poi è come dire... araciu. Il Palermo è forte, ha personalità e ha un allenatore che è garanzia e al tempo stesso fonte di entusiasmo. Ma la storia è ancora tutta da scrivere. E il primo a saperlo è il saggio Superpippo.

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