Palermo

Sabato 02 Agosto 2025

Urge tenere accesa la fiammella della fiducia

C'è da essere rincuorati che il presidente dell’Ars sia rimasto soddisfatto che la Procura di Palermo, allo stato degli atti, sia intenzionata a rinviarlo a giudizio per corruzione e peculato. «Viene escluso un mio interesse personale quale utilità nella corruzione», ha dichiarato più o meno l’on. Galvagno. Noi ci auguriamo, quindi, che magari studiando meglio le carte il presidente e i suoi legali convincano la Procura a cambiare idea e, comunque, qualora non vi riesca, che si convinca in suo favore il giudice che dovrà decidere sull’eventuale richiesta della magistratura requirente. Per i siciliani tutti sarebbe un sollievo, infatti, non assistere all’ennesimo processo penale a carico di un’alta carica delle istituzioni regionali. Il punto, però, è un altro e attiene alla stessa percezione o pre-comprensione sub-culturale che ha il presidente dell’alta funzione pubblica che svolge. Lo ha ribadito ieri il direttore Marco Romano («Il giudizio etico non aspetta quello penale»): a noi i reati interessano fino a un certo punto. Prima c’è l’etica pubblica che pretende imparzialità, qualcosa che fa a pugni col conflitto di interessi, cioè quelle situazioni in cui le decisioni di un’autorità pubblica risultano opache in quanto favorevoli a persone o interessi non estranei al decisore medesimo. Beninteso, patologia e rischio diffusissimi. Un professore universitario che in un concorso decide condizionato dall’amicizia o parentela col candidato. O il giornalista che fa cronaca su una vicenda che riguarda amici o colleghi. Certo, se c’è pure un’utilità per sé o altri, ci troveremmo in qualcosa che assomiglia tanto a un reato di corruzione, sempreché vengano in gioco funzioni pubbliche. Il presidente crede che i suoi comportamenti contestati siano sopra o sotto l’asticella del conflitto di interessi? Serve saperlo subito, a prescindere dagli esiti processuali. Si tratta di dare l’esempio, qui e ora. Nessuno vuol fare la morale a chicchessia, ma solo tenere accesa la fiammella della fiducia dei cittadini nelle pubbliche istituzioni. Prima che si spenga del tutto.

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