C'è da essere rincuorati che il presidente dell’Ars sia rimasto soddisfatto che la Procura di Palermo, allo stato degli atti, sia intenzionata a rinviarlo a giudizio per corruzione e peculato. «Viene escluso un mio interesse personale quale utilità nella corruzione», ha dichiarato più o meno l’on. Galvagno. Noi ci auguriamo, quindi, che magari studiando meglio le carte il presidente e i suoi legali convincano la Procura a cambiare idea e, comunque, qualora non vi riesca, che si convinca in suo favore il giudice che dovrà decidere sull’eventuale richiesta della magistratura requirente. Per i siciliani tutti sarebbe un sollievo, infatti, non assistere all’ennesimo processo penale a carico di un’alta carica delle istituzioni regionali. Il punto, però, è un altro e attiene alla stessa percezione o pre-comprensione sub-culturale che ha il presidente dell’alta funzione pubblica che svolge.
Lo ha ribadito ieri il direttore Marco Romano («Il giudizio etico non aspetta quello penale»): a noi i reati interessano fino a un certo punto. Prima c’è l’etica pubblica che pretende imparzialità, qualcosa che fa a pugni col conflitto di interessi, cioè quelle situazioni in cui le decisioni di un’autorità pubblica risultano opache in quanto favorevoli a persone o interessi non estranei al decisore medesimo. Beninteso, patologia e rischio diffusissimi. Un professore universitario che in un concorso decide condizionato dall’amicizia o parentela col candidato. O il giornalista che fa cronaca su una vicenda che riguarda amici o colleghi. Certo, se c’è pure un’utilità per sé o altri, ci troveremmo in qualcosa che assomiglia tanto a un reato di corruzione, sempreché vengano in gioco funzioni pubbliche. Il presidente crede che i suoi comportamenti contestati siano sopra o sotto l’asticella del conflitto di interessi? Serve saperlo subito, a prescindere dagli esiti processuali. Si tratta di dare l’esempio, qui e ora. Nessuno vuol fare la morale a chicchessia, ma solo tenere accesa la fiammella della fiducia dei cittadini nelle pubbliche istituzioni. Prima che si spenga del tutto.

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