Condividiamo con tante persone la preoccupazione di trovarci in un momento difficile da decifrare con pressioni che vengono da tutti i lati e con messaggi spesso non convincenti. Tante domande si affollano nella nostra mente e animano i dibattiti nei media. Armarsi di più per difendersi da possibili aggressioni della Russia?
Accettare la logica di chi, come Trump, con l’intimidazione della forza vuole risolvere i problemi sbrigativamente? Allinearsi su un pacifismo totale che prescinde radicalmente dalle armi? Continuare a sostenere militarmente l’Ucraina e simbolicamente il popolo palestinese?
Non sono domande tendenziose e non pretendono di includere in se stesse la risposta, come se volessimo giudicare Trump, Putin, il movimento pacifista nella sua radicalità o come se fosse facile schierarsi nella questione palestinese. In verità qualche idea a riguardo ce l’abbiamo ma non ci sentiamo di comunicarla perché siamo certi che offrirebbe il fianco a tante osservazioni contrarie.
L'articolo completo oggi sul Giornale di Sicilia in edicola e nell'edizione digitale.

Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.

Caricamento commenti
Commenta la notizia