«Ciao sangù, fammi avere i fac-simile»: il dialogo fra il boss Vella e il candidato Lombardo
«Noi altri li abbiamo dati tutti. Tu mi devi fare avere quelli tuoi solo». Smistava fac-simile dei candidati al Consiglio comunale, in vista delle elezioni, il boss della famiglia di corso dei Mille, Vincenzo Vella, arrestato ieri a Palermo assieme all’aspirante consigliere comunale di Fdi Francesco Lombardo per scambio elettorale politico-mafioso nell’ambito di una indagine coordinata dall’aggiunto Paolo Guido. Non sapendo di essere intercettato dalla Procura di Palermo, parlando con Lombardo, che era andato a chiedergli voti per le elezioni di domenica 12 giugno, il boss fa capire di essersi messo in moto anche per altri candidati. «Così non ci confondiamo», spiega a Lombardo, chiedendogli i fac-simile. «Ciao sangù (sangue, espressione dialettale che indica appartenenza allo stesso sangue, vicinanza ndr)», lo saluta il capomafia. Nel corso del dialogo Lombardo aveva ribadito di avere appoggi in tutta Palermo. «Mi stanno aiutando in tutta la città», anche nel quartiere Zen. Vella gli dice espressamente: «Io sono per te, gli altri non mi interessano», dopo avergli chiesto quanti voti servono per essere eletti al Consiglio. «Ce ne vogliono da 1.300 a 1.400», risponde Lombardo che ribadisce l’importanza di ogni singolo voto. «Un voto è importante - lo ammonisce - perché con un voto si acchiana (sale, ndr) e con uno si scinni (scende, ndr)». Vella e Lombardo si sono incontrati il 28 maggio scorso a Palermo, nel negozio di ortofrutta del boss, condannato per associazione mafiosa già tre volte. Un trojan piazzato nel cellulare del capomafia di Corso dei Mille ha captato la loro conversazione. «Qualche voto qua lo prendiamo?», chiede Lombardo a Vella. «Tu sì, tu personalmente sì», risponde il boss, libero dopo l'annullamento dell’ultima condanna a 20 anni per un vizio di forma. «Me li raccogliete una ventina di voti?», prosegue il candidato di Fdi. «Se salgo io sono in commissione urbanistica. Sono all’edilizia privata, che appena c'è un problema io salto», dice, facendo chiaramente capire di essere a disposizione del boss e continua: «Non mi sono sempre messo a disposizione di voialtri a prescindere dalla politica?». «Quelli nostri tutti li prendi», risponde Vella.