Palermo

Venerdì 22 Novembre 2024

Barbera: «Lagalla ritiri la candidatura», il professore: «Respingo ogni responsabilità»

Rita Barbera

«Questa mattina Palermo si è svegliata con una notizia che ha riportato alla luce, qualora ce ne fosse bisogno, la drammatica realtà in cui si svolgono le elezioni. Non si è trattato di un avvicinamento della criminalità mafiosa alla politica al fine di creare un politico di riferimento ma, cosa assai più grave, di un politico che ha preso contatto e chiesto aiuto elettorale alla mafia. La lista cui appartiene fa riferimento al candidato sindaco Roberto Lagalla e, proprio mentre quest’ultimo sbandierava timidamente, nonostante la sua candidatura sia stata sostenuta dai condannati Marcello Dell’Utri e Totò Cuffaro, di non volere voti della mafia, uno dei candidati al Consiglio Comunale nella lista di Forza Italia, che lo sostiene, faceva accordi elettorali con i Sansone, mafiosi del rione Uditore, fedelissimi di Totò Riina». Lo afferma la candidata sindaco indipendente al Comune di Palermo Rita Barbera, ex direttrice dei penitenziari Ucciardone e Pagliarelli di Palermo, invitando Lagalla a «ritirarsi». «Non è sufficiente - continua Rita Barbera - che Roberto Lagalla dichiari che non lo conosceva, anche perché questa sua dichiarazione è il segno tangibile che ha deciso di ignorare il problema delle infiltrazioni mafiose nelle liste che lo appoggiano preferendo nascondere la testa sotto la sabbia piuttosto che porsi il problema di verificare chi fossero quelli che si metteva a fianco. Per amore della città, per rispetto dei familiari che ancora piangono i loro cari uccisi dalla violenza mafiosa, per rispetto di tutte le cittadine e i cittadini che ogni giorno rifuggono la logica mafiosa che continua a soffocare questa città, Roberto Lagalla deve fare l’unica cosa possibile: ritirarsi dalla competizione elettorale».

La replica di Lagalla:

«Respingo ogni tipo di addebito e i personale responsabilità per l’arresto avvenuto oggi». E’ la replica del candidato sindaco Roberto Lagalla alla candidata Rita Barbera, che appena due minuti prima, dal palco del Teatro Santa Cecilia lo aveva invitato a fare un «passo indietro», dopo l’arresto di oggi di un candidato in una lista che appoggia il professore. «C’è una lista - ha aggiunto - che fa parte della coalizione a mio supporto, che può essere di ispirazione anche da chi in passato ha sbagliato. Io sono un cattolico, garantista, ho il senso del valore della legalità. Sono imbarazzato per questo attacco personale da parte di Rita Barbera, ma non tanto per le accuse che si ricevono e ancor meno per gli inviti che si fanno. Certi inviti, infatti, appaiono a volte interessati, dal momento che nessuno parla di un’antimafia che oggi è alla sbarra. Quindi, confermiamo la nostra vicinanza alle forze dell’ordine, alla magistratura, alla memoria dei grandi eroi, ma è chiaro ed evidente che siamo tutti da una parte sola: dalla parte della giustizia».

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