Sindacalisti, figli d'arte, medici, dirigenti scolastici, docenti. Questa tornata elettorale, come al solito, a Palermo si caratterizza per le liste affollate di personaggi «pescati» nel mondo delle professioni, in quello dell'associazionismo, nell'ambito della burocrazia ministeriale. Vecchia storia quella di coinvolgere elementi con una attrattività che magari deriva loro dal mestiere esercitato. Che ha sempre, però, il suo fondo di verità. Soluzioni che vengono messe in pratica, anche questa volta, sia a destra che a sinistra. Spulciare fra i 770 nomi che sperano di strappare uno dei quaranta seggi a Sala delle Lapidi, è operazione che richiede un piccolo lavoro di assemblaggio. Sul Giornale di Sicilia oggi in edicola un servizio di Giancarlo Macaluso
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