«Se la città di Palermo è sporca - dichiara l'assessore comunale Giusto Catania - gran parte delle responsabilità è da addebitare a chi governa la Regione Siciliana, che continua a non avere un piano dei rifiuti, non riesce ad utilizzare milioni di euro disponibili per l'ammodernamento dell’impiantistica e per il potenziamento della raccolta differenziata. La bocciatura da parte della Commissione europea del piano regionale dei rifiuti evidenzia un disegno politico perverso: perdere i soldi dell’Europa per l’impiantistica pubblica, aumentare le criticità ambientali nelle città e far passare il messaggio che la soluzione passa solo dai privati che stanno investendo sulla costruzione di inceneritori». La dichiarazione arriva in un momento in cui da tanti quartieri arrivano segnalazioni di rifiuti non raccolti o altri disservizi nella gestione dell’igiene urbana (molte anche all’indirizzo mail di Gds.it, redazioneweb@gds.it). «Questa strategia è fallimentare - aggiunge l’assessore, che è anche candidato al Consiglio comunale con una lista che sostiene il candidato sindaco del centrosinistra, Franco Miceli - e induce tutte le città ad aumentare la produzione dei rifiuti indifferenziati, esattamente il contrario di quanto propone la strategia europea. È evidente che le manovre che la destra sta attuando in Sicilia sono funzionali ad alcune scelte devastanti anche per la città Palermo, a partire dalla privatizzazione della Rap».