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Disastro Palermo: affonda a Venezia
Per la Serie A la strada ora è in salita

Bruno Tedino

Disastroso. Non ci potrebbe essere aggettivo più idoneo per descrivere il Palermo di oggi a Venezia. Una squadra senza carattere, senza mordente, molle e rilassata manco fosse in vacanza. Le vacanze, però, arriveranno sicuramente più tardi per questo Palermo che dopo la sonora sconfitta di oggi rimediata a Venezia (3-0) deve iniziare seriamente a pensare ai playoff.

Doveva essere la partita della vita, ma così non è stato: il Palermo è entrato male in campo, il Venezia ha dominato senza mostrare grandissime abilità, ma al contrario della formazione siciliana ci ha sicuramente messo maggiore impegno. Male tutti i reparti, una prestazione indecorosa che probabilmente proietta il Palermo verso quello che è poi un altro campionato, ovvero quello dei playoff.

In attesa dei risultati di Parma e Frosinone, il Palermo deve quindi seriamente pensare agli errori commessi oggi, soprattutto a livello di mentalità. Come dicevamo, male tutti; anche Tedino, che ha le sue responsabilità per non aver preparato al meglio una partita che veniva etichettata come la prima di cinque finali. Effetto Bacconi? Inesistente, probabilmente serviva altro a questa squadra, forse non cedere un caposaldo come Cionek e prendere un attaccante di valore, ma Zamparini ha optato per altre soluzioni e anche questa volta le decisioni del patron si stanno rivelando poco azzeccate.

Nella Venezia che ha “tradito”, Zamparini oggi rimedia una sconfitta che è figlia di scelte inappropriate, in A ci si va con le garanzie e non con le consuete scommesse.

Tedino manda in campo la coppia Trajkovski-La Gumina, nel Venezia c’è l’ex Andelkovic in campo. Il Palermo inizia male, anzi malissimo:12’ buono spunto di Falzerano che si accentra dal lato destro e serve in orizzontale Suciu, il centrocampista del Venezia approfitta di uno spazio per avanzare e calciare con potenza un pallone che spacca la porta di un incolpevole Pomini. Il Palermo non esiste, gioca male e allora giustamente viene punito, al 18’ buon lavoro di copertura del pallone di Marsura, l'attaccante scarica all'indietro per Stulac che, complice la morbida pressione di Chochev, calcia dalla distanza superando Pomini, 2-0. Rosanero inesistenti, dopo un minuto il Venezia va vicino al tris: passaggio in orizzontale di Accardi per Struna che lo fa passare, Marsura si avventa per primo e serve l'ex Ternana, la sua conclusione in diagonale coglie il montante alla destra di Pomini. Il Palermo non dà segnali di ripresa, gioca solo il Venezia che sfiora il gol con Bruscagin.

Ripresa, entra Moreo che sfiora il gol con una deviazione fortuita che per poco non beffa Audero. Il Palermo prova a giocare palla a terra, ma il Venezia è ben messo in campo e non si scopre tantissimo. Tedino sembra rassegnato, il Palermo non riesce mai a verticalizzare e Trajkovski non gioca mai un pallone interessante. Al 60’ Moreo si gira ma trova le gambe di La Gumina, azione imbarazzante. Al 61’ La Gumina ha la palla buona per riaprirla ma tira addosso ad Audero da ottima posizione. Al 64’ però il Venezia la chiude, cross in mezzo, la difesa rosanero dorme e Andelkovic ci mette la zampata per la rete del 3-0. La partita finisce qui, Palermo che dichiara la resa e affonda in laguna, nel finale il palo dice di no a Trajkovski.

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