
PALERMO. È la leggerezza il tema che anima la 393esima edizione del Festino di Santa Rosalia che avrà il suo culmine il 14 luglio con la sfilata del carro, ma che quest’anno prenderà il via già domani per concludersi il 15 con la festa religiosa.
Un tributo ai giudici Falcone e Borsellino, un concorso fotografico sulla processione religiosa, la diretta streaming di alcune celebrazioni e un’opera teatrale che prende spunto dalla storia di Santa Rosalia sono alcune delle novità del programma di quest’anno che per la terza volta avrà la direzione artistica di Lollo Franco.
Poco più di 236mila euro il budget stanziato «grazie alla programmazione biennale», ha precisato il sindaco, presente insieme all’arcivescovo di Palermo Lorefice e all’assessore comunale culturale Andrea Cusumano.
«Per il tema mi sono ispirato alle parole di don Corrado Lorefice dello scorso anno, quel 'Palermo alzati, l’inverno è finitò - ha detto Cusumano - alzarsi indica la capacità di sapersi sollevare e liberarsi da quei gioghi che hanno bloccato lo sviluppo civile e culturale della città. Il Festino è lo specchio di Palermo e la leggerezza come tema rappresenta la capacità di elevarsi nei prossimi anni. Non a caso entrerà tra le manifestazioni di punta del cartellone di capitale italiana della cultura che è la vera grande cornice del 2018 all’interno della quale vi è Manifesta».
L’assessore ha poi annunciato l'intenzione di fare «un laboratorio permanente sul festino coinvolgendo gli studenti del liceo artistico Catalano di Palermo, come già fatto quest’anno, sposando l’idea di Palermo Capitale italiana dei giovani». Scultura, carro e allestimento sono i tre ambiti che hanno coinvolto i giovani.
Domani, dalle 18, inizieranno i lavori in sei quadri per l’infiorata in onore della "Santuzza" sul sagrato della Cattedrale. Tra i soggetti raffigurati, anche i volti di Falcone e Borsellino, nel 25esimo della loro uccisione. Lunedì alle 19.30 l’inaugurazione con i sindaci dei comuni di provenienza degli infioratori. Dal 10 al 14 un reliquiario di Santa Rosalia sarà portato in alcuni ospedali della città per benedire gli ammalati. Prima tappa del corteo del 14 sarà, da tradizione, la Cattedrale, dove ci sarà lo spettacolo delle fontane danzanti della compagnia Dominicìs. Lanci di petali, 13 acrobati sul trapezio e scenografie volanti animeranno la coreografia. Ai Quattro canti l’omaggio floreale del sindaco alla giovane Roberta Azzarone che sul carro impersonerà Santa Rosalia. Tappa finale del corteo sarà Porta Felice, con i tradizionali fuochi d’artificio.
«Sarà una grande festa barocca adatta a grandi, piccini e turisti - ha detto Lollo Franco - si articolerà lungo il percorso Arabo normanno, sperando di contribuire così al riconoscimento del festino come patrimonio immateriale Unesco».
«Santa Rosalia ci ricorda che è possibile cambiare - ha detto il sindaco Orlando - è possibile liberarsi dalla peste, dalla mafia, disoccupazione, avere attenzione a chi non ha lavoro, casa, salute e produrre cultura, comunità. Dobbiamo recuperare i valori forti di questa città invocando la leggerezza».
Il dettaglio del programma religioso è disponibile sul sito dell’Arcidiocesi dove ci sarà la diretta streaming della processione religiosa, con l’apertura delle porte dell’Arcivescovado con i rappresentanti delle religioni. Le offerte raccolte durante le celebrazioni andranno ai poveri assistiti dalla Caritas. Tra le iniziative della diocesi anche un concorso fotografico sulle immagini più significative della processione del 15.
Persone:
9 Commenti
Antonino Pipito'
08/07/2017 15:26
Possono cambiare tutti I vescovi del mondo ma uno che dice che questi sono soldi buttati al vento e che rendono la ricorrenza pagana e non cristiana non lo troviamo mai,acrobati,fesserie volanti, sfinciuni,babbaluci e trc trac!
ANTONINO
08/07/2017 20:28
E' UNA QUESTIONE DI COSCIENZA .
Roberto
10/07/2017 00:10
Il Festino, come una miriade di altre manifestazioni in ogni dove del mondo, è uno di quei momenti in cui si corrobora il senso identitario. La gente ha modo di ricordare alcuni dei simboli dell'appartenenza comune; i cittadini riscoprono di far parte della medesima comunità. Il denaro investito in cultura e per vivificare e rafforzare l'identità collettiva non è mai sprecato. Una qualsiasi comunità che dovesse dimenticare se stessa e i simboli dell'appartenenza comune si snaturebbe diventando una massa informe di individui non più legati dallo stesso "filo rosso".
antonino d'aleo
08/07/2017 20:42
VERGOGNOSAMENTE si continua ogni anno a Sperperare oltre DUECENTOMILA eur.
Fabio
08/07/2017 21:43
Già,ma purtroppo questa è l'Italia... Se qualcuna osa bloccare le varie feste patronali ci sarebbero molte polemiche oltre rischio di perdere voti x i sindaci ecc...
Alessandro
08/07/2017 21:58
Io voglio il festino dell'ignoranza!!! Senza pensieri...
Alberto giordano
13/07/2017 22:59
Per i polemici a tutti i costi ..........Sarebbe una bestemmia togliere la tradizione del festino ai palermitani ,perderemmo la nostra anima .. W santa Rosalia.....
giovanni"
09/07/2017 06:50
Forse è giunto il momento di chiedere Alla gente se ha ancora senso proporre il festino. Niente di strano e che sarebbe eccezionale che le persone potrebbero rispondere negativamente a questa festa senza senso, ma a un richiamo antico che ogni viene proposto come una cosa che deve essere fatta. È giunto il momento di non proporlo, tanto non aggiunge nulla alla gente. Ci sono cose più importanti, e prioritari nella vita, primo fra tutti il lavoro, senza il quale tutto perde valore, anche il festino.
Dada
18/07/2017 06:23
Quanta retorica inutile. La "gente", risponde tutti gli anni alla domanda, presentandosi numerosa al festino. Non sono i 200k spesi per la festino a fare la differenza, sono ben altri gli sprechi fatti dalla Regione Sicilia. La festa di Santa Rosalia è una tradizione, come le sagre di paese, il Palio di Siena, i carri allegorici di Viareggio, eccetera. Altro che toglierlo, in realtà non viene promosso a sufficienza, se questa festa venisse fatta in un'altra città, ad esempio Milano, dove vivo, sarebbe maggiormente sfruttata e avrebbe più risonanza a livello nazionale ed estero, che significa più soldi e lavoro, non assistenzialismo, per tutti. Poi rispetto a quanto dici, c'è anche da considerarlo un momento di svago, cosa offrirebbe altrimenti alla "gente" che non può permettersi altro, dia andare in vacanza. Il lavoro serve, ma anche nutrire lo spirito con momenti di spensieratezza serve: se a un disoccupato togli anche questi momenti che gli resta?
Pietr/51
09/07/2017 09:05
Il lavoro non si crea sopprimendo il festino, per carità, ci mancherebbe!!!!!!!!! piuttosto consiglierei all'ormai eterno sindaco di evitare frasi eccessive che non fanno più presa del tipo " liberazione dalla peste", dalla disoccupazione" " A Palermo non esiste la parola migrante ma accoglienza" i cui effetti e disagi sono sotto gli occhi di tutti e dia priorità ai PALERMITANI, ai senza casa, a chi soffre, ove possibile, perché è il sindaco di Palermo e non dell'intero continente africano, il tempo delle chimere è scomparso, e con esso anche la speranza e futuro dei palermitani onesti!!!!!!!!!!
Augusto
09/07/2017 10:21
Ma un carro per almeno 10 anni non si può fare invece di farne uno nuovo all anno?
domenico
09/07/2017 11:59
Grazie Santa Rosalia che ogni anno passi con il tuo carro e poi il 15 con il tuo feretro grazie che per tua intercessione Dio ascolti il cuore dei tuoi cittadini e dei tuoi devoti .w rosa fulgida o Rosalia
Antonino Pipitò
09/07/2017 12:27
Amen.
Alberto giordano
13/07/2017 23:00
Confermo .....
Caos
09/07/2017 18:09
Panem et circenses al tempo dei romani oggi ci accontentiamo di babaluci e processione. La devozione ad una santa patrona è una componente d'identità di un popolo, rafforza il sentimento di appartenenza ad una comunità. Il festino anche se discutibile ha una sua funzione, si potrebbe farlo crescere da processione paesana a manifestazione internazionale.
cla52
13/07/2017 17:14
La città è sporca piena di erbacce pare che esista solo il centro storico cittadini non hanno nessun diritto a vivere in una città presentabile