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Truffa e bancarotta, ai domiciliari imprenditore a Palermo: sequestro da 11,3 milioni di euro

Arrestato per bancarotta fraudolenta e intestazione fittizia di beni. Nel mirino della guardia di finanza Antonio Fabbrizio, di 51 anni, nei confronti del quale è stata applicata la  misura cautelare degli arresti domiciliari e l’interdizione dall’attività imprenditoriale. Fabbrizio è stato amministratore prima di diritto e poi di fatto di due consorzi il Consorzio Cult e il Conzorzio Sistema Palermo servizi musei, operanti nel settore turistico.

Queste due attività insieme ad una terza società la Alimentaria Sicilia Srl sono state beneficiarie di finanziamenti pubblici concessi dalla Regione Siciliana - Assessorato Beni Culturali e Identità Siciliana.

Il gip ha disposto il sequestro di beni e disponibilità finanziarie per 6,2 milioni di euro, tra cui un’auto e due immobili appartenenti a Fabbrizio, e di ulteriori 5,1 milioni di euro nei confronti di I.M.D.,di 50 anni, amministratore prima di diritto e poi di fatto della Alimentaria Sicilia Srl.

L'operazione è stata denominata Save The Christmas. Secondo gli inquirenti la concessione dei contributi pubblici, per oltre 3,2 milioni di euro sarebbe stata finalizzata alla realizzazione di un sistema itinerante su tutto il territorio regionale per la fruizione del patrimonio culturale e naturalistico, in grado di promuovere il turismo locale e di potenziare le realtà produttive circostanti, attraverso la realizzazione di dieci unità produttive dislocate sull’intera regione e di un portale internet, l’acquisto di audioguide, cartellonistica e segnaletica stradale.

Le indagini, condotte mediante acquisizione e analisi documentale presso la Regione Siciliana, accertamenti bancari e incrociati nei confronti di tutti i fornitori delle entità beneficiarie delle erogazioni, con intercettazioni telefoniche, hanno permesso di accertare l’esistenza di un sodalizio criminale tra Fabbrizio e I.M.D., insieme a due prestanomi, O.R., di 54 anni e R.A. di 48 anni.

I quattro avrebbero predisposto una documentazione falsa per ottenere erogazioni pubbliche per oltre 3,2 milioni di euro, distraendo i fondi per finalità differenti rispetto a quelle per cui erano stati concessi. Gli indagati avrebbero anche utilizzato ed emesso fatture per operazioni inesistenti per un ammontare di quasi 7,8 milioni di euro, effettuato operazioni finanziarie per oltre 11 milioni di euro strumentali allo svuotamento delle “casse” delle società beneficiarie dei contributi, con conseguente fallimento.

Al termine delle indagini sono state denunciate 18 persone accusate  di associazione a delinquere finalizzata al falso ideologico, all’emissione e utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti, alla truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e alla malversazione, alla bancarotta fraudolenta. Sono state inoltre segnalate tre persone giuridiche Alimentaria Sicilia Srl e i due consorzi per l’illecito amministrativo di truffa aggravata.

Antonio Fabbrizio è stato denunciato anche per i reati di intestazione fittizia di beni, per sottrarli all’applicazione di misure di prevenzione pendenti a suo carico, ha fittiziamente intestato alla anziana madre la proprietà di un'auto. A Fabbrizio sono stati sequestrati due immobili di pregio nel centro storico di Palermo, in via Pignatelli Aragona e in via Mariano Stabile, anch’essi fittiziamente intestati ad una società in liquidazione, di fatto gestita dall’indagato.

 

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