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Il 2018 del Palermo sulle montagne russe tra campo e tribunali: ora la speranza si chiama serie A

Per il Palermo il 2018 si è concluso con la vittoria sul campo del Cittadella e un primato in serie B che fa scorrere i titoli di coda ad un anno decisamente altalenante. Un anno duro e faticoso, un anno in cui è davvero successo di tutto. Dal campo si è passati alle aule di tribunali e tra ricorsi, appelli e arringhe sono sembrati dodici mesi interminabili. In campo non è andata nel modo in cui tutti speravano, il Palermo non ha centrato la serie A, non lo ha fatto perché non ha avuto probabilmente la cattiveria giusta per graffiare nei momenti decisivi del campionato, come in casa contro il Cesena quando Coronado gettò alle ortiche il rigore che poteva valere davvero la promozione diretta in massima serie.

E poi la “storia infinita” di Frosinone, con un match arbitrato male e finito peggio, ovvero con i famosi palloni in campo che si sono immediatamente trasformati in ricorsi giudiziari che vanno tuttora avanti. Il cambio di panchina ha probabilmente dato al Palermo maggiore piglio, maggiore consapevolezza dei suoi mezzi, così nella stagione in corso l’arrivo di Stellone ha permesso ai rosanero di avere una frizzantezza notevole, una squadra che magari non gioca un calcio spettacolare, ma è una squadra che vince, anche in partite difficili come quella contro il Cittadella.

E nel 2019 occorrerà solo vincere, occorrerà solo tagliare il traguardo della serie A. Adesso sarà tempo di mercato e dopo l’addio di Struna sarà fondamentale mantenere l’ossatura di questa squadra e non ripetere gli stessi errori di un anno fa quando il Palermo fu inspiegabilmente indebolito. Ma è stato un anno impegnativo anche per i numerosi guai giudiziari che hanno avvolto Maurizio Zamparini e quindi il club rosanero.

Problemi con il fisco, bilanci da salvare, “salvagenti” per evitare il fallimento, le dimissioni di Giammarva, la poltrona di presidente che diventa girevole: in un anno è successo davvero di tutto fino ad arrivare al mese di dicembre, con il closing e la cessione della società ad un gruppo inglese che non ha ancora sciolto tutti i dubbi sulla sua solidità finanziaria. Maurizio Zamparini avrebbe ormai lasciato le redini alla Sport Capital Group Investments Ltd, un passaggio che ha chiuso un anno infinito, un anno ricco di colpi di scena e probabilmente da dimenticare al più presto, sperando che nel 2019 l’unico protagonista sia il pallone e una squadra che tagli il prima possibile il traguardo del tanto agognato ritorno in serie A.

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