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Autista dell'Amat picchiato a Palermo, Cimino: "Più vigilanza nei bus"

"Speriamo che Amat possa diventare testimonial dei valori giusti. Per questo avvieremo una campagna di sensibilizzazione. Non blinderemo i nostri bus, né il vano motore che deve restare facilmente apribile per motivi di sicurezza". Lo dice il presidente di Amat di Palermo, Michele Cimino, intervistato sul caso dell'autista picchiato ieri da un gruppo di giovani.

Sarà dimesso in serata dal trauma center dell’ospedale Villa Sofia l’autista.  I ragazzi avrebbero cercato di aprire il vano motore
dell’autobus, l’autista è sceso per fermarli ma a quel punto è stato preso a pugni e calci. I carabinieri stanno indagando per risalire agli aggressori. «Eseguiti tutti gli accertamenti e le opportune verifiche - spiega il direttore del trauma center di Villa Sofia Antonio Iacono - il paziente, che è molto provato dal punto di vista psicologico per quanto è accaduto, ha espresso il desiderio di
trascorrere la festa di Capodanno con la propria famiglia e siccome le sue condizioni di salute lo consentono lo manderemo a casa. Lo abbiamo monitorato nell’arco delle 24 ore - aggiunge Iacono - e sarà dimesso con una prognosi di 5 giorni. Il paziente è stato colpito al viso, al cranio, all’addome e al torace e ha perso anche quattro denti. Per fortuna se l’è cavata con delle forti contusioni».

Nel video l'intervista al presidente Amat, Michele Cimino.

 

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