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Palermo tra i rifiuti, Norata attacca il Comune: "La Rap attende 55 milioni, a rischio gli stipendi"

"L'origine dell'emergenza rifiuti di Palermo sta negli uffici finanziari del Comune di Palermo. Lo dico per rispetto dei lavoratori. Non ci sono le risorse per gli stipendi di dicembre. Non riusciamo a rientrare entro Capodanno". L'amministratore unico della Rap di Palermo, Giuseppe Norata, in audizione a Sala delle Lapidi, sferra un attacco contro il Comune, che conta un debito di "55 milioni nei confronti della Rap", sottolinea Norata. "Debito che aumenta sempre di più".

Un attacco duro, quello del numero uno della società che si occupa della raccolta dei rifiuti in città, sferrato in seno al Consiglio comunale e senza mezzi termini.

"Non ci sono in atto né scioperi né alcuna proclamazione di stato di agitazione - dice Norata -. C'è solo un malessere perché i lavoratori della Rap si sentono trattati come lavoratori di serie B. Quando maturano delle spettanze e delle attese, chi vive di stipendio vuole che queste vengano erogate. Il Natale arriva per tutti. Non accetto termini di paragone tra funzionario e operatore ecologico. Natale è una festa di famiglia e presentarsi a casa a mani vuote per un padre di famiglia è stato disonorevole. A un operatore ecologico è difficile da spiegare che non ci sono le risorse per pagargli tredicesime e stipendi mentre ad altri è stato fatto".

Norata difende gli operatori ecologici: "Così nessuno vuole fare lo straordinario in questo momento. Perché dicono se non viene pagato l'ordinario, figuriamoci lo straordinario. Non è mancanza di collaborazione, ma legittima pretesa".

Dopo le dichiarazioni del presidente di Rap, tante le critiche da parte dell'opposizione contro  sindaco e giunta.

"Lo spettacolo indecente cui abbiamo assistito oggi in Consiglio comunale è l’ennesima conferma del totale disinteresse e della incapacità del sindaco Orlando di affrontare la gravissima crisi della Rap", accusa il consigliere comunale Marianna Caronia. "Oggi l’amministratore Norata ha delineato in modo chiarissimo la situazione di crisi che vive l’azienda e ha chiaramente indicato nell’amministrazione comunale il colpevole dei ritardi di questi giorni. Purtroppo - aggiunge - da parte del Consiglio comunale, soprattutto per colpa della maggioranza, non si è manifestata la capacità d’imporre un cambio di passo alla giunta, con un inspiegabile rinvio della seduta a domani. Così mentre Palermo brucia, per la giunta è una parte del consiglio comunale 'domani è un altro giorno'".

Il consigliere Fabrizio Ferrandelli chiede un "commissario" per gestire l'emergenza rifiuti "prima che la salute pubblica venga seriamente compromessa". "L'assenza in aula dell’amministrazione alla seduta di Consiglio di oggi - attacca il leader dei Coraggiosi - è davvero preoccupante. La città è avvolta in tonnellate di rifiuti e i cittadini esasperati danno fuoco ai rifiuti e riempiono di diossina l’aria, mentre nessun segnale di ritorno alla normalità si intravede. I palermitani pagano, a copertura totale del costo di servizio della raccolta, una delle Tari più alte d’Italia per avere il servizio peggiore del mondo".

"Norata ha aggiunto che oggi probabilmente saranno pagate le tredicesime ai dipendenti, ma per gli stipendi non ci sono i soldi in quanto il mandato è tornato indietro perché privo di capienza - accusano i consiglieri della Lega, Igor Gelarda ed Elio Ficarra - Norata ha detto in aula che l'amministrazione è completamente assente. Per questo, chiediamo per domani la convocazione del sindaco e del responsabile della ragioneria generale".

"Apprezziamo le dichiarazioni dell’amministratore unico Norata che non fa la “testa di cartone” dell’amministrazione comunale e rappresenta i fatti",  dicono i sindacalisti della Fit Cisl e Uil trasporti, Dionisio Giordano e Pietro Caleca. "Spiace constatare ancora una volta - proseguono - il tentativo di spostare sull’anello più debole della catena, i lavoratori, responsabilità che chiaramente sono in capo ad altri. E proviamo ad analizzarli questi fatti, chissà se questa volta la magistratura indagherà sui veri responsabili di questa vicenda delicata e abbondantemente nota. Già a novembre, infatti, il Comune aveva trasferito alla Rap somme esclusivamente utili a pagare il netto dello stipendio di novembre, senza i contributi per essere chiari, con l’impegno di mettere in condizioni l’azienda di Piazzetta Cairoli di entrare in possesso di almeno 15 dei 50 milioni di credito vantati, per poter fronteggiare il pagamento della tredicesima, dello stipendio di dicembre, dei contributi previdenziali dei mesi precedenti, dell’erario, dei fornitori e dei manutentori. Non è un caso se già a metà dicembre, il mancato pagamento delle officine esterne, abbia determinato rallentamenti nel servizio di raccolta in diverse zone della città, proprio a causa della carenza di autocompattatori. Risulta pertanto inspiegabile essere improvvisamente “svegliati” il giorno 21 dicembre con la “storiella” di un bonifico fatto dal comune ma privo di provvista economica che di fatto ha lasciato i lavoratori senza la tredicesima e l’azienda scoperta per gli altri impegni economici e non ci risulta che il sindaco abbia organizzato un incontro con i vertici della burocrazia comunale resisi protagonisti di questo incredibile errore. E proseguendo con i fatti e per evitare la solita caccia alle streghe che si conclude sempre e solo affondando il colpo sui lavoratori".

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