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Lotta alla mafia, Musumeci firma un protocollo d'intesa con il capo della polizia Gabrielli

Il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, ed il capo della Polizia, Franco Gabrielli, hanno firmato a Palazzo d’Orleans, a Palermo, un 'Protocollo d’intesa per la lotta alla mafia attraverso la memoria dei caduti'. Un protocollo che prevede la promozione della cultura della legalità e il ricordo dei valori di quanti sono caduti nella lotta alla mafia. "È assai significativo avere ospite da quando sono presidente della Regione, per la prima volta, il capo della polizia" - ha spiegato Musumeci -. Ne ho seguito la meritata ascesa in ruoli di sempre maggiore responsabilità e quello odierno è un ruolo che richiede spirito di sacrificio e passione, oltre che competenza".

"Siamo qui per consacrare - ha sottolineato Musumeci - in un protocollo di intesa tra la Regione siciliana e il Ministero dell’Interno - Dipartimento pubblica sicurezza, l’impegno sul fronte della promozione della cultura della legalità e della deterrenza nella lotta contro ogni forma di criminalità e di mafia. Lo abbiamo fatto perché ancora una volta, forse mai come ora, le istituzioni devono mostrare di sapere dialogare fra di loro ed essere testimonianza più che specchio di buon governo, trasparenza ed etica pubblica. Di etica della responsabilità per dirla con Max Weber".

"Oggi - ha aggiunto Musumeci - ribadiamo l’impegno per la legalità e lo ribadisce il Presidente della regione che non ha fatto della legalità un obiettivo ma una precondizione di chi entra in politica, senza infingimenti, senza se e senza ma. Prima delle stragi si pensava che la lotta alla mafia fosse solo un compito delle persone in divisa, abbiamo capito con le stragi che la lotta alla mafia è un impegno di tutti nessuno escluso".

"Sono un amante di questa terra - ha dichiarato Gabrielli - che rappresenta per noi della Polizia di Stato, ma anche delle altre forze dell’ordine, anche un luogo di dolore e di perdite, di mancanze. E quindi io credo che sia giusto recuperare il senso di appartenenza e sottolineare i valori di cui questi uomini erano portatori".

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