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Bagheria, gli studenti occupano il liceo classico Scaduto

Un gruppo di studenti ha occupato il liceo ginnasio "F. Scaduto" di Bagheria già da una settimana. Alla base ci sono motivi legati alle carenze igienico-sanitarie della sede centrale e alla mancanza di riscaldamenti che renderebbero difficile la regolare partecipazione alle lezioni.

A esprimere malcontento, pur continuando ad assolvere al proprio obbligo di servizio, anche i docenti e il personale Ata che hanno scritto un documento che contiene le motivazioni della loro protesta.

I docenti e il personale Ata hanno scritto la missiva e sottolineano che la protesta nasce da una: "Grave carenza delle condizioni igienico-sanitarie nella sede centrale, causata dall’insufficienza del numero di servizi igienici funzionanti e dal cattivo stato della rete idrica, già ripetutamente segnalato dalla dirigenza e dal consiglio di istituto nelle sedi ufficiali; la mancanza del sistema di riscaldamento, sia nella sede centrale che nella succursale, causata dall’inadeguatezza degli impianti; spazi inadeguati e insufficienti per lo svolgimento delle ordinarie attività scolastiche come aule, laboratori, aula docenti, biblioteca".

"La suddetta situazione è il risultato di una reiterata mancanza di adeguate risposte da parte di ciascun ente preposto finora chiamato in causa, come attesta l’ampia documentazione in merito in possesso dell’istituzione scolastica. Inoltre, rischia di diventare ancora più grave nella prospettiva della crescita del numero degli alunni del nostro istituto, vista l’aumentata richiesta di iscrizioni che si è verificata negli ultimi tre anni - si legge nella lettera- Ritenute valide le motivazioni della protesta studentesca, auspicano che vengano garantite le condizioni sufficienti per assicurare il diritto allo studio agli studenti in un ambiente di lavoro dignitoso, sano e sicuro per tutti e chiedono la solidarietà e la partecipazione attiva delle famiglie di tutti gli studenti, della cittadinanza e delle amministrazioni dei comuni del comprensorio alle iniziative che verranno prese per sollecitare una soluzione tempestiva e definitiva da parte delle autorità competenti".

Il documento è stato inviato ai sindaci e alle comunità di Altavilla Milicia, Bagheria, Casteldaccia, Ficarazzi, Misilmeri, Santa Flavia, Trabia, Villabate, nonché al sindaco metropolitano di Palermo.

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