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"Facciamo una lista civica": così la mafia puntava al Comune di Misilmeri

L'indagine ha portato al fermo di 46 persone

“Volevo fare una bella lista civica, senza partito, con i cristiani giusti… ci si deve pensare un anno prima, le elezioni sono credo tra due anni”. E’ questo il piano politico per Misilmeri di Domenico Nocilla, uno dei fermati ieri con il blitz dei carabinieri “Cupola 2.0, così come lo avrebbe proposto al capomandamento Salvatore Sciarabba. E al boss avrebbe, a maggio dell’anno scorso, anche indicato il nome del possibile candidato sindaco, “un amico in comune”, come dice Nocilla.

Come si può leggere sul Giornale di Sicilia oggi in edicola, la persona suggerita da Nocilla è “Nino… Nino Calandrino, che vorrebbe… avi che ci dico, anni e anni, ‘Nino candidati’...” perché, rimarca ancora il presunto affiliato al clan di Misilmeri, “se non c’è una candidatura di una persona che possa… noialtri restiamo sempre fuori da tutte le parti, perché se non sei là dentro non ci esce niente…”.

Il capomafia Sciarabba, dal canto suo, sarebbe stato d’accordo con la proposta di Nocilla, ma non con la tempistica: “Ne parliamo, ne parliamo – diceva infatti – e poi si vede il da farsi”.

Nocilla, come emerge sempre dal fermo “Cupola 2.0” avrebbe avuto peraltro dei problemi con il sindaco di Misilmeri, Rosalia Stadarelli, che - a suo dire - avrebbe bloccato la concessione da lui richiesta per un chiosco per la vendita di gelati. Anche per questa difficoltà avrebbe così chiesto l’intervento del capomandamento: “Siccome Andrea Bonanno (Giuseppe Bonanno, un altro dei fermati, ndr) con il sindaco ci sta bene, possiamo fare qualcosa? Non ci si può parlare?”. Sciarabba però si sarebbe mostrato mostrava scettico: “Questo (Bonannno, ndr) di solito una cosa non la porta a termine, niente di buono…”.

 

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